Cinema Errante Awards, i premi dedicati al meglio del cinema, della musica e delle serie TV 2013.

Dovete sapere che se c’è una cosa che amiamo fare (oltre a spammare foto stupide di Benedict Cumberbatch, si intende) è lottare fortemente per difendere quello che ci piace. Sostanzialmente, vorremmo che tutti i film che ci piacciono entrassero in nomination. Impresa difficile mettere d’accordo tutte le penne che popolano il sito, considerato che, in redazione, si contano quasi 20 stanze da letto (senza contare le camere padronali riservate a Micheal Fassbender, Amy Poehler e Michael Fassbender barbuto, sia mai che accettino la nostra proposta di governare Villa Cinema Errante). E se c’è una cosa ancora più bella di fare a botte per le proprie idee artistiche è vedere tante persone fare a botte per le proprie idee artistiche. Abbiamo quindi accantonato i nostri dissapori redazionali e trasformato la quarta edizione dei nostri awards in un’edizione da battaglia (Wanna Fight Edition per gli anglofoni) con soli due avversari per categoria. Insomma, un ring in cui tanta belle gente cercherà di conquistare la Bussola d’Oro a suon di botte e cazzotti. Non resta che avvicinarsi alla sbarra e sperare nel KO dell’avversario. Votate senza remore, ne rimarrà uno solo. Wanna Fight?


La prima categoria ad aprire gli Hunger Games di Cinema Errante non può che essere quella per il Miglior Combattimento. E agli angoli del nostro ring troviamo…

Ryan Gosling VS Vithaya Pansringarm in Solo Dio perdona. Wanna Fight?, chiede Ryan Gosling. Perché anche il cambiamento e la liberazione dell’anima, come l’arte, sono il risultato di un atto di violenza.

Sandra Bullock VS l’assenza di gravità in Gravity. Finalmente la space odyssey di un’eroina femminile che si salva praticemente da sola, regge l’intero film, e guadagna 700 milioni di dollari al botteghino. In barba ai produttori hollywoodiani, in origine preoccupati del “rischioso” one-woman-show.

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Ed è in terra francese che ha luogo la battaglia per il Miglior Nudo 2014. Salgono su ring, rigorosamente senza veli…

Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux in La vita di Adele. È nella scelta di mettere costantemente in primo piano la corporeità in ogni frangente che Kechiche traduce nel modo più efficace e puntuale possibile il rapporto fra Adele ed Emma.

Denis Levant in Holy Motors. Leos Carax vuole farci confrontare con la bellezza e Mr. Merda ne è il protettore assoluto. Bellissima è la scena in cui Denis Levant conduce Eva Mendes nella sua caverna, si preoccupa di coprirle il décolleté, e la avvolge in un burqa. Poesia in formato frame.

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L’ultima zuffa della serata è dedicata alla celebrazione del nostro feticcio preferito, le celebrity barbute. I contendenti al premio per la Miglior Barba 2014, sono…

Gael García Bernal in NO. Pablo Larrain si concentra sul volto barbuto iper-espressivo di Gael Gracìa Bernal per raccontare la presa di coscienza del personaggio. Formidabile il primo piano del protagonista alla fine del film.

Bruce Dern in Nebraska. Lunga barba incolta e capelli non curati, ma occhi vivissimi: Bruce Dern sfuma la sua recitazione attraverso il linguaggio del volto.

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Vota il volume due: Miglior Attore, Miglior Attrice.

Vota il volume tre: Miglior Serie TV, Miglior Album.

Vota il volume quattro: Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura.

Attenzione: è possibile votare fino al 12 marzo alle 18.00. I vincitori saranno annunciati il 14 marzo su wwww.cinemaerrante.com

* Il periodo preso in considerazione per le nomination va dal 7 febbraio 2013 al 30 gennaio 2014.

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