Il Future Film Festival 2021 si è concluso con il trionfo della Francia. La giuria, costituita da Marco Bellano (Università di Padova), Raul Garcia (Animation Department I Simpson) e Roy Menarini (Università di Bologna), per la sezione lungometraggi ha assegnato il primo premio a My Sunny Maad di Michela Plavatova (Repubblica Ceca, Francia, Slovacchia) e il secondo premio ex aequo a Snotty Boy di Santiago López Jover e Marcus H. Rosenmüller (Germania, Austria) e The Crossing di Florence Miailhle (Francia). La sezione cortometraggi è stata totalmente dominata dagli autori d’oltralpe: al primo posto What Resonates in Silence di Marine Blin (Francia), al secondo Écorce di Samuel Patthey e Silvain Monney (Francia); menzione speciale per Mom di Kajika Aki Ferrazzini (Francia).

La preferenza di Cinema Errante va a The Crossing
Cosa è accaduto al Future Film Festival 2021: i vincitori

The Crossing è la toccante storia dei due fratelli Kyona e Adriel costretti a fuggire dalla natia Novi Varna, messa a ferro e fuoco. Se la dedica finale è alla nonna della regista, che a inizio Novecento scappò da Odessa con i dieci figli per sfuggire ai pogrom, uno dei pregi principali del lungometraggio è la scelta di non fornire appigli storici precisi, permettendo così a un pubblico più vasto di vivere con i protagonisti il più estremo dei percorsi di formazione, in cerca di un Altrove migliore che forse c’è e forse no, e che in fondo non è molto diverso da quello che oggi sognano i migranti sui barconi. Tra archetipi fiabeschi, trickster di ogni genere e persone che non sono mai ciò che sembrano, nel bene e nel male, spicca soprattutto la tecnica visiva della pittura animata, favorita dalla presenza del blocco degli schizzi su cui Kyona disegna i volti che vuole ricordare. E fra i mille colori (quelli cupi del campo di detenzione, il bianco della foresta innevata, la palette variopinta della tribù della gente di strada e di quella del circo) a trionfare è proprio il carboncino di Kyona, potente e materico con il suo nero che è insieme ineluttabilità e indelebilità dei ricordi.

I trionfatori di un’edizione ricca e vitale
Cosa è accaduto al Future Film Festival 2021: i vincitori

Per restare fra le opere particolarmente immersive, passiamo ora al comparto dedicato alla realtà virtuale e a quella aumentata, che ha premiato Strands of Mind di Adrian Meyer (Germania, 2021), vincitore dell’ARVR Contest, e The Child della SkyUp Academy di Montebelluna (TV), destinataria dell’AVFX Student Award per il miglior lavoro delle scuole italiane di effetti visivi. Da non dimenticare però il doppio appuntamento Future Videogames, che ha aperto la sezione bolognese del festival mercoledì 8 dicembre, non con una competizione ma con un’ampia panoramica sui videogiochi indipendenti made in Italy (fra i tanti, segnaliamo la fiaba cupa The Darkest Tales del bolognese Trinity Team, lo spettacolare Close To The Sun di Storm in a Teacup e Nocturama Bononia, un contenitore di visual novel urban fantasy che esplorano gli angoli più misteriosi del capoluogo emiliano.

Il Future Film Festival 2021 si è dunque confermato ricco e vitale: 2 città, 7 giorni, 47 proiezioni, 61 relatori, 11 panel. Commenta la direttrice artistica Giulietta Fara: “Siamo molto soddisfatti di questa scommessa: ripartire in, ancora, piena pandemia, con le regole appena cambiate, dopo due anni di fermo. La giuria, il pubblico, le persone coinvolte a vario titolo e tutti gli ospiti ci hanno dimostrato che la direzione è quella giusta. Effetti visivi, animazione, vfx e gaming hanno mostrato il meglio di sé, dimostrando una vitalità incredibile.” Non resta dunque che attendere la ventiduesima edizione per tuffarsi di nuovo tra colori, effetti speciali ed esperienze immersive.

Fonte: Future Film Festival 2021