Se chiedete a Nicholas Brendon cosa gli è rimasto della sua esperienza a Lucca Comics & Games, lui probabilmente vi risponderebbe “le paste del Pinelli” [NdR nota pâtisserie lucchese]. L’incontro con l’interprete di Xander Harris inizia così, con un’ovazione alla pasticceria e a qualsiasi pietanza nostrana gli sia capitata sul piatto, “perfino le verdure sono buone”, precisa con ammirazione l’attore. Istrionico e divertente, ma anche riflessivo e pronto a mostrare le sue fragilità, Brendon ha conquistato immediatamente la platea del Teatro del Giglio.

Poi, ovviamente, c’è l’amore per Buffy The Vampire Slayer, la serie cult che l’ha lanciato e che racconta ai fan presenti in sala, una platea di affezionati con la quale si mette a nudo e con cui parla di depressione, #MeToo e della passione per i musical – Hamilton, Annie e Rocky Horror su tutti – tanto da lanciarsi in un’esibizione canora tratta da Once More with Feeling, l’episodio musicale di Buffy. E in quel momento realizzi che Lucca 2018 non poteva iniziare con un incontro migliore. Impaziente di iniziare il Q&A, il pubblico dedica la prima domanda al chiacchieratissimo ritorno di Buffy

Nicholas Brendon

  • Molti di noi sono alla ricerca di notizie sul nuovo “Buffy The Vampire Slayer” che a quanto pare non sarà un reboot/remake, ma più probabilmente un sequel/revival. Sei stato contattato o sei a conoscenza di qualche novità? E soprattutto: se il progetto dovesse effettivamente rivelarsi un seguito, ti piacerebbe tornare nei panni di Xander, magari seguendo la continuity del fumetto?

    Nicholas Brendon: Mi ha reso felice sapere che lo show si svolgerà nel medesimo universo [di Buffy] con tutti i personaggi ancora esistenti. Per ora c’è stato solo l’annuncio e un primo contatto con la showrunner [Monica Owusu-Breen] via Twitter. Ufficialmente non sono ancora stato chiamato, ma sarebbe bello… vediamo cosa succederà. Inoltre, Joss Whedon ha recentemente dichiarato che la protagonista sarà una ragazza afroamericana, quindi [la serie] non seguirà la continuity del fumetto.

  • A proposito della serie originale. Quali sono il tuo episodio e stagione preferiti…

    NB: Sono legato alla prima stagione perché ero alle prime armi e per la prima volta venivo pagato per recitare. Il percorso dalla seconda alla settima stagione, invece, lo considero come un’unica stagione. Tra le puntate più incisive c’è sicuramente The Body, un episodio duro che ti colpisce per come mostra il lutto. Invece il mio episodio preferito, oltre a Once More With Feeling, è Hush, l’episodio spaventoso. Lo guarderò anche stasera alle 22.00, per la prima volta in diretta Facebook e con commento dal vivo, sono molto emozionato. Sarò in compagnia di un pupazzo, probabilmente maleducato, non ho la minima idea di che cosa dirà.

  • Confidaci qualche retroscena divertente. Qual è l’aneddoto che ti ricordi con più allegria?

    NB: Nell’episodio The Pack c’è una scena in cui si gioca a palla prigioniera, ed io non avevo indossato biancheria intima – ero giovane e non mi facevo il bucato. Sarah [Michelle Gellar] e Alyson [Hannigan] avevano architettato di tirarmi giù i pantaloni in mezzo alla palestra, ma per fortuna non l’hanno fatto… anche perché il mio pene è piccolo e pieno di peli [ride]; è tutto peli e basta. Sembra una folta vagina!

    N.d.R Segue una divertente discussione sull’esistenza della “Man Wax”, la depilazione maschile – Cosa? Esiste? – chiede meravigliato Brendon – suona tipo “Man Purse”! (borsello da uomo)

  • Restando in campo Serie, quali sono i tuoi show preferiti attualmente?

    NB: Bob’s Burger non mi stanca mai, ho problemi a gestire l’emotività, quindi l’animazione è diventata il mio genere. Amo Top of the Lake e gli show della BBC, The Tunnel e Happy Valley. Non guardo molta televisione broadcast [NdR: ABC, NBC, CBS, FOX, TheCW], del resto chi vuole aspettare una settimana per vedere un episodio? E leggo e scrivo moltissimo. Comunque Bob’s Burger e Rick & Morty sono i miei preferiti. Mi piace molto anche Bojack Horsman per come parla della depressione. In questo momento invece sto guardando Stephen King’s Castle Rock su Hulu.

    Nicholas Brendon

  • Ripercorriamo la tua carriera: qual è stato il ruolo che ti ha maggiormente segnato?

    NB: Mi ha particolarmente colpito l’esperienza di Kitchen Confidential – in cui interpretavo il pasticcere di una brigata capitanata da Bradley Cooper – per via della sua cancellazione di natura politica. Prima di quell’esperienza, infatti, arrivavo da Buffy, dove tutto era cristallino, mentre Kitchen Confidential mi ha mostrato il lato brutto di Hollywood, incurante dei sentimenti, e ho iniziato a odiarla. In quel momento mi sono trovato a un bivio, ho continuato a fare provini, ma in realtà ero segnato e non sapevo cosa volevo fare.

  • A proposito di ruoli post-Buffy, è stato difficile interpretare uno stupratore in Private Practice? Un tema attuale anche grazie al movimento #MeToo…

    NB: Shonda Rhimes – la showrunner di Grey’s Anatomy e Private Practice – ha chiesto ai suoi amici quale fosse il personaggio con meno possibilità di sembrare un violentatore e loro hanno risposto: “Xander”! Successivamente, mi arrivò la telefonata, ma inizialmente rifiutai. Girare quelle scene è stato disgustoso, era il ruolo di un uomo malato rinchiuso in ospedale. Anche la figura discussa in #MeToo, di chi usa il potere per ottenere qualsiasi tipo di vantaggio, sessuale o di altro genere, è altrettanto schifosa. #MeToo è un movimento che sostengo e che sta facendo del bene, con la speranza che non si allontani dal messaggio, ossia che tutta questa schifezza deve terminare, senza andare nell’altra direzione, ovvero quella delle false accuse. Come si dice “No” in italiano? [chiede] No! [Risponde il pubblico] Esatto! “No” è uno stramaledetto “No” in tutte le lingue.

  • Raccontaci qualcosa dei tuoi progetti al di fuori della recitazione…

    NB: In America sono stato arrestato un paio di volte, per via anche della mia depressione. Per questa ragione ho scelto di intraprendere una tournée di sensibilizzazione su questa tematica. Penso infatti sia molto importante parlare di questa condizione senza tabù, ma in modo visibile e condiviso.

    Il Q&A termina con una performance a sorpresa, un vera e propria chicca per gli appassionati della serie: Ti ricordi la tua canzone di Once More, with Feeling? Chiede un ragazzo a Brandon. Da quel momento inizia un’esibizione canora che riporta il pubblico al 2001, quando Xander e Anya cantavano le loro insicurezze in I’ll Never Tell. Non eravate tra gli spettatori? Tranquilli, Cinema Errante ha caricato l’intera performance su YouTube. Torniamo quindi a Sunnydale ancora una volta, con sentimento.