Al Biografilm Festival 2021 l’inclusione non è soltanto il tema di numerose pellicole: la diciassettesima edizione della kermesse bolognese (in presenza e su MyMovies, dal 4 al 14 giugno) si propone anche come luogo di incontro fisico e virtuale per (ri)costruire legami, contrastare l’isolamento e offrire un percorso di crescita ai ragazzi che vogliono riflettere sul futuro e sul cambiamento sociale tramite i due progetti educativi “Tutta un’altra storia” e “Bring The Change”, partiti a maggio e sfociati nella costituzione di due giurie giovanili.

“Tutta un’altra storia”, realizzato con il patrocinio del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia minorile e di comunità – Centro Giustizia Minorile Emilia-Romagna e Marche e il sostegno di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, vede coinvolto un gruppo di giovani detenuti nell’Istituto Penale per Minorenni “Pietro Siciliani” di Bologna. I ragazzi hanno seguito un ciclo di incontri incentrati sull’educazione alla narrazione documentaria e la visione guidata di una selezione di film e presenzieranno alla cerimonia di premiazione di sabato 12 luglio, scegliendo il film vincitore fra i tre che hanno selezionato: Seven Years of Lukas Graham di René Sascha Johannsen (Danimarca, 2020), sull’evoluzione di un giovane cantante alla ricerca del proprio equilibrio; Skies Above Hebron di Esther Hertog, Paul King (Paesi Bassi, 2020), sull’infanzia travagliata di tre ragazzini palestinesi; e White Cube di Renzo Martens (Paesi Bassi, Belgio, Repubblica Democratica del Congo, 2020), su una galleria d’arte non convenzionale nata nel mezzo di una piantagione di olio di palma in Congo, per dare una voce artistica alla resistenza dei lavoratori che realizzano sculture di cioccolato. White Cube sarà proiettato in anteprima internazionale dopo la cerimonia di premiazione.

Il progetto “Bring The Change”, realizzato in collaborazione con il Terra di Tutti Film Festival di Bologna, ha visto invece coinvolta la classe IV EMM dell’Istituto Aldini Valeriani di Bologna ed è stato ideato in collaborazione con la Biblioteca multimediale Fuori Catalogo dell’Istituto. Dopo la visione guidata di alcuni titoli del festival, in particolare su tematiche di cambiamento sociale e attivismo giovanile nel mondo, gli studenti hanno selezionato tre film e annunceranno il vincitore alla cerimonia finale: Telling My Son’s Land di Ilaria Jovine, Roberto Mariotti (Italia, 2021), in anteprima mondiale, sulla coraggiosa giornalista Nancy Porsia, trasferitasi in Libia per raccontare il travagliato processo di democratizzazione dopo la morte di Gheddafi, ma costretta a lasciare il Paese a causa delle sue inchieste, con un figlio in grembo; Man Kind Man di Iacopo Patierno (Italia, 2021), quattro storie sull’impegno ecologico nel golfo di Napoli, raccontate da tre uomini e una tartaruga; e The Mole Agent (El agente topo) di Maite Alberdi (Cile, USA, Germania, Paesi Bassi, Spagna, 2020), su un ottuagenario assunto come talpa per verificare la qualità del servizio di una casa di riposo.