Lucca Comics & Games cambia i suoi luoghi d’incontro e trasforma l’edizione 2020, accompagnata dal profetico claim “Changes”, in un evento interamente digitale e in diretta sul sito ufficiale e RaiPlay, lasciando invece ai fan più tenaci la possibilità di visitare i numerosi campfire sparsi per la penisola – fumetterie tramutate in campi base fieristici con novità e gadget a tema -.

E per chi volesse ricreare l’atmosfera della fiera direttamente da casa, Cinema Errante consiglia fumetti e videogiochi per una maratona fai da te: da Capitan Harlock a Genshin Impact, passando per Zerocalcare, ecco i rimedi per passeggiare con la fantasia sulle Mura di #LuccaChaNGes, nella speranza di tornare in sede l’anno prossimo.

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Capitan Harlock: Memorie dell’Arcadia
4 Comics & Games per sentirsi a Lucca 2020

Miniserie scritta e disegnata da Jerome Alquié, talentuoso artista francese classe 1975 cresciuto nel mito del pirata spaziale creato da Leiji Matsumoto, che giunse in terra d’Oltralpe nella sua versione animata nel 1980 – un anno dopo che in Italia – riscuotendo un enorme successo.

È proprio a questa trasposizione, la più nota in Occidente, in un certo qual modo addolcita rispetto alle atmosfere più cupe del manga di Matsumoto, che Alquié si ispira, riproponendone su carta l’elegante character design, la caratterizzazione profonda e accattivante, la malinconia e il romanticismo di fondo. Memorie dell’Arcadia non è un sequel, non è un reboot dell’opera del Maestro. È un omaggio, estremamente sincero e affettuoso, di un fan europeo della prima ora a una pietra miliare dell’animazione giapponese e dell’immaginario a cavallo fra gli anni ’70 e gli ’80, con uno spirito estremamente fedele al prototipo e alcune buone idee originali, una storia valida e disegni stupendi.

Approvato dallo stesso Matsumoto, che viene omaggiato personalmente nell’opera attraverso un personaggio con le sue sembianze e la sua filosofia, Memorie dell’Arcadia è uscito in Italia in volumi pubblicati da Panini Comics a luglio e ottobre 2020, mentre in Francia sta per giungere a conclusione con il terzo volume, di imminente uscita. [Davide Vivaldi]

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He-Man & The Masters of The Universe – Minicomic Collection
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Distribuiti originariamente in allegato alle action figures a partire dai primi anni ’80, i Minicomics dei Masters of the Universe sono stati ristampati l’anno scorso in una collana di volumi (ferma al quarto numero) editi da RW Goen dal titolo He-Man & The Masters of The Universe – Minicomic Collection.

Si tratta di storie brevi, dalla struttura narrativa molto semplice, con un’ambientazione prettamente science fantasy e meno fiabesca rispetto alla versione animata della Filmation, toni un po’ più dark e meno moraleggianti e quasi nessuno spunto comico. Siamo dalle parti di Conan il Barbaro, se non addirittura del Thor anni ’60. Presentando in ogni storia una novità che corrisponde a quella della figure a cui era allegato – si tratti di un nemico, di un alleato, di un mezzo, di un’arma o di un playset – l’universo narrativo dei Masters prende piano piano forma in maniera lineare ma efficace, grazie soprattutto agli eccellenti disegni di artisti allora giovani come Mark Texeira, Larry Houston e Bruce Timm e di un veterano del genere come il filippino Alfredo Alcala.

Gli articoli d’approfondimento che accompagnano le storie, sempre molto interessanti, rendono ancora più piacevole la lettura di questi volumi, soprattutto per chi è stato bambino negli anni ’80 e conserva il ricordo di una delle linee di giocattoli di maggior successo di sempre. [Davide Vivaldi]

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Alan Wake
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A dieci anni dalla sua uscita Alan Wake resta un videogioco affascinante. La storia dello sfortunato scrittore che cerca di salvare la moglie scomparsa misteriosamente rimane ben narrata e appassionante. Il gameplay va rapportato a dieci anni fa e anche all’epoca non si trattava certamente di un peso massimo. La meccanica che permette di indebolire i nemici con la torcia per poi finirli tramite armi più convenzionali resta però ancora oggi originale. La cosa più memorabile di Alan Wake sono di certo le ambientazioni, ispirate alle opere di Stephen King, a Twin Peaks e Ai confini della realtà, il videogioco ci immerge negli ambienti rurali americani fatti di oscure foreste, cittadine misteriose e fattorie dismesse. Se per questo Halloween volete evitare l’ennesima maratona di film horror, Alan Wake si può oggi recuperare a un prezzo ridotto e l’età avanzata permette di godere di questo titolo su quasi ogni PC. Lo scoglio principale per un nuovo giocatore resta il finale aperto, ma la recente inclusione del personaggio di Alan Wake in una delle espansioni dello shooter in terza persona Control fa ben sperare per il futuro. [Pier Francesco Cantelli]

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Genshin Impact
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Da uno dei mercati più stantii e lontani dal gusto dei videogiocatori mainstream, quello dei gacha-games, arriva un titolo che potrebbe rivoluzionare il mercato videoludico, non è detto in bene però. Genshin Impact è un gioco disponibile per PC, mobile e PS4. Creato da miHoYo, che in ambito mobile si era già fatta notare con il notevole action Honkai Impact 3rd. Oltre a una riuscitissima estetica anime il gioco riprende anche alcune meccaniche dal capolavoro di Nintendo Legend of Zelda: Breath of the Wild e le amalgama a stilemi tipici dei giochi di ruolo e degli action provenienti dal paese del sol levante. Il gioco permette di esplorare una regione ampissima, piena di segreti, puzzle e dungeon. Un plauso lo merita anche il sistema di combattimento che sebbene non sia particolarmente reattivo risulta molto divertente grazie alle interazioni tra i vari elementi di cui sono infusi i personaggi.

Ma la cosa eccezionale è che si tratta di un videogioco completamente gratuito. Un prodotto di qualità analoga a blockbuster come Assassin’s Creed: Odyssey ma giocabile senza spendere un soldo ha fatto gola a molti videogiocatori. Se a questo si aggiunge che in Asia l’estetica anime è sempre molto apprezzata, la ricetta per il successo è facile da capire. E il successo non è infatti mancato. Genshin Impact ha recuperato i suoi 100 milioni di dollari di costi di produzione in due settimane. E qui arriva il lato oscuro del mondo colorato di questo videogioco. Genshin Impact è gratuito da giocare ma sono presenti numerose meccaniche collegate alla valuta premium, ovvero a una risorsa che si può accumulare sia tramite metodi interni al gioco ma anche, in modo più rapido, tramite denaro reale. Quasi tutti i videogiochi moderni (free to play o meno) presentano metodi analoghi per ampliare il guadagno del prodotto. Ma questo gioco va oltre implementando meccaniche tipiche dei giochi per smartphone nel mondo PC e console in modo più aggressivo che mai.

Genshin Impact mette a disposizione gratuitamente un videogioco curato che può divertire per numerose ore e solo i videogiocatori che vorranno approfondire il prodotto al massimo si troveranno a sbattere contro le meccaniche free to play. Difficile quindi non consigliare questo gioco ma allo stesso tempo è bene raccomandare alle persone particolarmente compulsive di fare attenzione agli aspetti più predatori di Genshin Impact. A rimetterci potrebbe essere il vostro portafoglio. [Pier Francesco Cantelli]

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Bonus: Scheletri/Rebibbia Quarantine
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Festeggiamo l’uscita di Scheletri, il nuovo graphic novel di Zerocalcare, mentre ripassiamo gli effetti del lockdown con la maratona di “Rebibbia Quarantine“.