Tigers Are Not Afraid (titolo originale Vuelven), scritto e diretto dalla regista messicana Issa López, è stato proiettato in concorso al TOHorror Film Fest 2018. López è una veterana del cinema, anche se prima di questo film era poco nota a livello internazionale; le sue opere precedenti sono uscite fuori dal Messico solo in pochi paesi, quasi sempre per l’home video. Tigers Are Not Afraid ha avuto un destino diverso, visitando il mondo attraverso i festival e riscuotendo un notevole successo critico. A Torino, López lo ha presentato con una video-introduzione esilarante, che ha lanciato il film su una nota faceta, subito cancellata dalle prime scene del film.

Tigers Are Not Afraid

Gli elementi sovrannaturali di Tigers Are Not Afraid sono la punteggiatura attorno alla quale si sviluppa il racconto, più terrificante per la crudezza con cui riprende una realtà violentissima, che per i suoi elementi horror. Il punto di vista è quello delle vittime più fragili: i protagonisti sono infatti i bambini che rimangono soli per le strade di una cittadina del Messico, figli dei desaparecidos fatti sparire dai gangster locali per ragioni atroci.

Siamo lontanissimi dalle derive fantahorror che avviluppano i ragazzini kinghiani e i loro emuli di Stranger Things: tolto il privilegio occidentale, quello che rimane è un incubo terribile e angosciante. Gli elementi fantastici, per quanto orrifici, sono i momenti di maggior sollievo concessi al pubblico. Proprio perché illusori, sono in netto contrasto con un realismo più macabro che magico. La vera natura del film è il dramma sociale, intriso di violenza, che mostra l’infanzia distrutta. La quest non è per nulla fantastica: i piccoli orfani sono costantemente in pericolo di vita e devono trovare un modo per uccidere i loro persecutori, altrimenti saranno assassinati dalle stesse persone responsabili della sparizione dei loro genitori.

Tigers Are Not Afraid

Inevitabili i collegamenti al realismo magico e i paragoni con Il labirinto del fauno di Guillermo del Toro, come fa notare la puntualissima recensione di Nocturno. Tigers Are Not Afraid è un film ben costruito, che si ritaglia programmaticamente il suo posto in quel sottofilone del cinema fantastico. È da evitare accuratamente se si è allergici ai drammi dell’emarginazione, se non si sopportano i protagonisti bambini – anche quando sono interpretati da un cast solidissimo, come in questo caso – e se si è in cerca di una visione horror in cui il sovrannaturale sia al centro dell’attenzione. Qui la nota predominante è quella del dramma, in cui il fantastico si incastra combaciando alla perfezione con le svolte della trama. Consigliatissimo invece ai fan di Del Toro, che ha segnalato Tigers Are Not Afraid come uno dei 10 miglior film usciti nel 2017 e sta producendo il nuovo progetto di López.