Al via l’undicesima edizione del Biografilm Festival, a Bologna dal 5 al 15 giugno. Il programma 2015 trascende i limiti spaziali e metaforici delle edizioni precedenti, con una vastissima offerta di film proiettati non solo al tradizionale cinema Lumière, ma anche all’Arlecchino, al Jolly e all’Europa, e soprattutto un tema che coinvolge letteralmente ognuno di noi. Il fil rouge Vite connesse – Dalla fine della privacy al sapere collettivo offre molteplici riflessioni sul confine sempre più labile fra il proprio mondo e quelli altrui e sull’impatto dell’information overload dell’era di Internet sul modo di fare cinema biografico.

Scrive il direttore artistico, Andrea Romeo: “Il biografo passa sempre più spesso da un processo additivo a uno sottrattivo […]: dalla tradizionale attività investigativa […] passa all’impossibilità di vedere, leggere e conoscere tutte le tracce. […] Diventa dunque ancora più importante la capacità di saper scegliere cosa raccontare e cosa rappresentare.” Fortunatamente lo spettatore del Biografilm, pur con la stessa responsabilità decisionale, cadrà comunque in piedi: proiezioni, spettacoli e concerti disegnano già su carta un vero e proprio paese dei balocchi per cinefili e musicofili.

Vi rimandiamo al programma completo per l’organizzazione della vostra partecipazione a questa poderosa kermesse, ricordandovi però alcuni appuntamenti fondamentali: El botón de nácar, sui desaparecidos cileni, Orso d’Argento alla Berlinale 2015 (venerdì 5 alle 11; domenica 7 alle 19:15; lunedì 8 alle 17), presentato dal regista Patricio Guzmán; il documentario su Amy Winehouse Amy – The Girl Behind the Name, venerdì 5 alle 20 e alle 22:30; The Troublemaker di Roberto Salinas, sul controverso Miguel d’Escoto Brockmann (sabato 6 alle 11; domenica 7 alle 22; lunedì 8 alle 21:15); The Forecaster di Marcus Vetter e Karin Steinberger, sul mago della finanza Martin A. Armstrong (sabato 6 alle 11, domenica 7 alle 22, lunedì 8 alle 21:15, venerdì 12 alle 18, sabato 13 alle 21:45); il visionario film scozzese Garnet’s Gold (foto in alto; sabato 6 alle 20, domenica 7 alle 22); il documentario in memoria di Lucio Dalla Senza Lucio (domenica 7 alle 17); Torri, checche e tortellini di Andrea Adriatico, storia del celebre club LGBT bolognese Il Cassero (domenica 7 alle 22:30; giovedì 11 alle 22:30; domenica 14 alle 20); A Syrian Love Story di Sean McAllister (lunedì 8 alle 11, domenica 14 alle 18); The Russian Woodpecker di Chad Garcia (mercoledì 10 alle 19, sabato 13 alle 17:30); Set Fire to the Stars di Andy Goddard (mercoledì 10 alle 21:45), sul poeta Dylan Thomas.

Da non perdere anche gli eventi legati ai Celebration of Lives Awards 2015, che saranno conferiti a Mario Carbone, Matteo Garrone, Michael Madsen e Frederick Wiseman e permetteranno di recuperare alcune pellicoli fondamentali dei quattro registi (incluso Il Racconto dei Racconti di Garrone, sabato 6 alle 19:45). Sempre più ricco anche l’immancabile programma off del Bio Parco, che trasforma il parco del Cavaticcio, adiacente al Lumière, in un luogo perfetto per rilassarsi fra una proiezione e l’altra, gustando le specialità dello Street Food District (fra cui i panini di Wolf, gli hamburger di Well Done e la session beer del birrificio artigianale Elav) e godendosi DJ set e concerti ogni sera (spiccano Meg dei 99 Posse, madrina del festival, il 5 giugno; i Nobraino il 9; il mix live/DJ set di Frankie HI-NRG il 13).

Fonte: Biografilm Festival