I mercenari The Expendables è un film del 2010 diretto da Sylvester Stallone.

Provate oggi, novembre 2011, a guardare un film d’azione anni ’80. Fatte le dovute distinzioni interne, assisterete ad un concentrato di dinamiche standardizzate. Qualche esempio? Pistole che bucano puntualmente il serbatoio del veicolo di turno oppure milioni di nemici che combattono contro l’eroe di turno educatamente e in fila per uno.

Botti e botte da orbi messi lì a dare forma a una storia che più lineare non si può. Il declino di quel genere coincide pressappoco col lento pensionamento dell’icona macho che negli anni ’80 spopolava a tal punto che adesso, fine 2011, se dici “action movie” dici ancora Sly, Willis e Schwarzy, con buona pace dei vari Vin Diesel, Statham e compagnia.

Il connubio “star pompate- decade ammaliata dal bicipite”, ha creato miti difficili da rimpiazzare. Neppure Jet Li è Bruce Lee se vogliamo dirla tutta, nonostante i tentativi anagrafici.

Negli ultimi due decenni, per restare in vita e al passo coi tempi, quella tipologia di Action Movie ha subito diverse trasformazioni in termini di sceneggiatura, regia e idee, pensiamo alla frenesia e all’eroe menomato di Crank! o all’aggiunta di donne e motori nella serie Fast & Furious.

Far rivivere quell’epopea gloriosa utilizzando gli stessi volti, invecchiati, di allora è la perversione cinefila, sbancabotteghino, di Sylvester Stallone, regista e interprete principale.  E lui, Sly, ce li mette dentro proprio tutti, quelli di una volta e quelli di oggi, assegnando loro ruoli molto riconducibili alla carriera artistica di ciascuno.

C’è forse troppo Sylvester Stallone in questo pirotecnico cinecazzottone made in US. Dopo di lui c’è il suo “secondo in grado”, che ha il volto perennemente corrucciato di Jason Statham il quale, sceneggiatura impone, non riesce proprio (o ancora) ad essere il capo. C’è il tocco esotico di Jet Li che, in una scena rivela a Barney/Stallone: “Mi devi pagare di più, perché gli altri sono più grossi di me e io, piccino, faccio più fatica!”. C’è il competitor di sempre, Arnold Schwarzenegger, che nel film fa il competitor di sempre, anche se per pochi minuti.

Così come per pochi istanti appare Bruce Willis, meno mercenario in senso stretto e più boss/sicario spietato alla Slevin – Patto criminale. C’è quel bisonte bohemien di Mickey Rourke che, dopo la svolta d’autore con The Wrestler, vuoi che si sporchi le mani a menarsi con gli altri come uno qualunque? Certo che no. E allora gli si cuce addosso il ruolo di ex mercenario cazzutissimo che si diletta come artista/ tatuatore/ donnaiolo.

Non manca all’appello neanche Dolph Lundgren che, non dimentichiamolo, un tempo è stato Ivan Drago, ovvero l’acerrimo nemico di Rocky, pertanto nel film deve essere amico ma con riserva, grossa riserva. Anche il cattivone di turno è un habitué, Eric Roberts, fratello della dolce Julia. Oltre a loro, c’è poi una schiera di comparse/omoni talmente nutrita da lasciare più di uno spiraglio alla lettura omosex della pellicola: Stone Cold Steve Austin (wrestler), Randy Couture (lottatore vero), Terry Crews (ex star NFL) ecc ecc.

In mezzo a tanto testo-steroide, Stallone trova un posticino d’obbligo anche per la bellissima di turno che, come da copione, fa più scena se è figlia ribelle di un dittatore cubano. Ma si sa quanto poco valga la forza interiore e il coraggio delle donne negli Action Movies di cui stiamo parlando. A meno che la donna in questione non sia Cynthia Rothrock

Urge pertanto l’intervento risolutore e scomposto dell’eroe che, in un tripudio di fuochi d’artificio e carri armati volanti, salva lei e pure la morale machista e guerrafondaia fatta ad hoc per educare il ragazzino americano medio.

In The Expendables 2 ci saranno anche Jean Claude Van Damme e Chuck Norris nel cast. E lì, in mezzo a tutte queste “icone dello schiaffo anni ‘80” si rischia davvero di essere risucchiati da un buco nero.

Scritto da Giuseppe Piacente.

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