Al via la diciannovesima edizione del Biografilm Festival, che si svolgerà dal 9 al 19 giugno e sarà incentrata sul tema “essere e avere”. L’ormai consueta duplice modalità di fruizione della rassegna permetterà la visione dal vivo nelle sale bolognesi del Lumière, dei Pop Up Cinema Medica Palace e Arlecchino e del chiostro del complesso di Santa Cristina, mentre le proiezioni su MYmovies saranno accessibili da tutto il territorio italiano.

Sotto la direzione artistica di Massimo Benvegnù e Chiara Liberti, il Biografilm Festival 2023 offre una selezione di ben 83 film, con 60 anteprime (di cui 17 anteprime mondiali) e un nutrito carnet di ospiti, fra i quali l’attesissimo Michel Gondry, che presenterà in anteprima italiana The Book of Solutions. A inaugurare la kermesse è l’Orso d’Oro Sur l’Adamant di Nicolas Philibert, documentario su un centro diurno galleggiante situato sulla Senna che ospita adulti affetti da disturbi mentali. Sin da subito si palesano lo spirito pionieristico e l’attenzione ai temi identitari che caratterizzano il festival e questa edizione in particolare.

Il Concorso Internazionale racconta dieci vite da tutto il mondo, da quella della giovane pittrice Apolonia Sokol, che esplora femminismo, queerness e body politics in Apolonia, Apolonia (Lea Glob; Danimarca/Polonia) a quella della vulcanica scrittrice austriaca Elfriede Jelinek, Premio Nobel per la Letteratura nel 2004 (Elfriede Jelinek – die Sprache von der Leine lassen; Claudia Müller, Germania/Austria). In Lights Fall Vertical Efthymia Zymvragaki racconta la violenza sulle donne da una duplice prospettiva: la sua esperienza di vittima in prima persona e il racconto di un carnefice che ha incontrato. In Une vie comme une autre (Belgio/Francia) Faustine Cros sfrutta invece i propri home movies per tratteggiare la depressione della madre Valérie dopo la rinuncia al lavoro (e alla propria identità).

Nella sezione Biografilm Italia si esplorano invece diversi confini: quelli tra privato e pubblico di Chutzpah – Qualcosa sul pudore (Italia/Svizzera), in cui Monica Stambrini, per gestire una crisi emotiva e professionale, inizia a filmare tutto e a condividere pubblicamente il suo diario intimo, interrogandosi su quanto filmare e filmarsi sia parte della sua vita e della possibilità di riflettere su se stessa. Si cammina poi tra vita e morte in Nota bene (Jeroen Pool; Svezia), ambientato nel cimitero monumentale alle porte di Genova, dove si aggirano personaggi di ogni genere. A Genova ha luogo anche l’imprevisto viaggio umano di Vite non calcolate (Ermanno Cavazzoni, Sergio Maifredi; Italia), con le riflessioni poetiche e esistenziali di un professore in disgrazia in cerca del suo posto nel mondo.

Contemporary Lives indaga l’evoluzione socio-tecnologica in corso, dagli effetti dell’automazione sul lavoro di After Work (Erik Gandini, Svezia/Italia) alla sofferenza di William, quarantenne affetto da elettrosensibilità, una malattia non risconosciuta dall’OMS, e costretto a vivere nei boschi svedesi fuori dalla città (Electric Malady; Marie Lidén, UK). In Garçonnières (Céline Pernet; Svizzera, 2022) la regista e antropologa Céline Pernet, frequentatrice di un app di incontri, riunisce un gruppo di uomini tra i 30 e i 45 anni per discutere su come vivono le loro relazioni sessuali e sentimentali, mentre La belle ville regala un barlume di speranza (Manon Turina, François Marques; Francia) con la ricerca di iniziative concrete e rivoluzionarie che riportino la natura nel cuore delle città.

Biografilm Art & Music offre invece un’ampia gamma di paesaggi, da Ask the Sand di Vittorio Bongiorno (Italia), un viaggio on the road in Arizona alla ricerca di Arcosanti, la città-utopia dell’architetto Paolo Soleri; a Il padiglione sull’acqua di Stefano Croci e Silvia Siberini (Italia/Paesi Bassi/UK), un percorso cinematografico nel mondo del defunto architetto veneziano Carlo Scarpa e della sua passione per la cultura giapponese. Da La bella addormentata di Vanni Gandolfo (Italia), che esplora il progetto architettonico anni ‘70 del paradiso artificale della Costa Smeralda; a Radical Landscapes di Elettra Fiumi (Svizzera/Italia, 2022), un documentario creativo e personale diretto dalla figlia di uno dei maggiori esponenti del Movimento di Architettura Radicale Fiorentino, Fabrizio Fiumi, scomparso dieci anni fa. Spicca infine Hello Dankness di Soda Jerk (Australia), che testimonia lo spettacolo psicotropo della politica americana dal 2016 al 2021, con hotdog che discutono le guerre culturali, bidoni della spazzatura che predicano e zombie che si radunano per la rivoluzione.

La sezione Beyond Fiction spazia dall’apicoltura di 20.000 especies de abejas (Estibaliz Urresola Solaguren (Spagna) al disturbo di personalità multipla Franky Five Star (Birgit Möller; Germania/Finlandia), dalle esperienza di sopravvivenza simulata (Knit’s Island di Ekiem Barbier, Guilhem Causse, Quentin L’Helgouac’h (Francia) alle difficoltà quotidiane dei lavoratori europei del settore terziario (The Store di Ami-Ro Sköld (Italia/Svezia). Gli Eventi speciali tornano invece allo sguardo paesaggistico, dalla Sardegna di Come scintille nel buio (Daniele Gaglianone; Italia), ambientato nella città mineraria di Carbonia, e di Deu ci seu (Michele Badas, Michele De Murtas; Italia), la storia dell’esodo di un’intera isola che si mobilita per sostenere uno dei simboli della propria identità assistendo a una importante partita di calcio a Napoli. Scopriamo poi che il Molise esiste, anzi, resiste, grazie a Molise tropico felice di Luigi Grispello (Italia); infine esploriamo la città che ospita il festival con This Is Bologna di Lucio Apolito, Alvise Renzini (Italia), un documentario in 12 episodi che ci racconta il cambiamento del capoluogo emiliano attraverso i ritratti di comunità vecchie e nuove, spesso insolite.

Chiudono il programma l’omaggio a Rä di Martino (Roma, 1975), con titoli che si focalizzano sulla restituzione e l’interpretazione della memoria attraverso differenti corpi e voci in grado di indagare luoghi sia fisici, sia mentali; e l’assegnazione del Celebration of Lives Award 2023 a Nicholas Philibert, Roberta Torre e Cristina Cattaneo.

Modalità di accesso: i biglietti, carnet e abbonamenti per le proiezioni in sala sono disponibili a questo link.
Programma completo delle proiezioni in sala.
I biglietti, carnet e abbonamenti per le proiezioni online sono invece da acquistare a questo link.
Sarà possibile fruire la visione nell’arco delle 72 ore successive all’inizio della proiezione.
Programma completo delle proiezioni online.

Fonte: Biografilm Festival