Comincia oggi l’ottava edizione del Biografilm Festival di Bologna e mostra da subito una veste più riflessiva, libera dal glitter, dagli effetti speciali e dalle suggestioni anni ’80 della scorsa edizione. All the times the world has ended è il titolo, ma protagoniste non sono le Apocalissi temute o immaginate; sono le idee rivoluzionarie, i progetti di cambiamento e rinascita, le donne e gli uomini che, nel corso delle loro vite, alla paura e all’indifferenza hanno preferito l’azione, l’impegno, il coraggio. Che hanno trasformato ogni fine del mondo in un nuovo inizio.

Come i protagonisti di due dei focus in programma, Mario Mieli, padre fondatore del Movimento omosessuale italiano, militante e acutissimo teorico e Ken Kesey, figura leggendaria della controcultura americana. O Ai Weiwei, artista dissidente col dito (quel dito) teso contro i luoghi del potere, più forte delle violenze e delle pressioni del governo cinese e Andrea Segre, documentarista attento, portavoce di storie di migrazione, di dignità, di quotidiana sopravvivenza.

Una ricerca di senso che si esprime attraverso l’arte, la musica e la scrittura, come dimostra la Selezione Ufficiale dei film in concorso. Tra questi Ricky on Leacock, omaggio al padre del Direct Cinema, Hopper: In His Own Words, emozionante ritratto dell’uomo e dell’artista, Love and Politics, storia del Living Theatre e della sua fondatrice Judith Malina e Jason Becker: Not dead yet, in cui la SLA viene sconfitta a colpi di heavy metal.

Biografilm raccoglie poi il testimone di centocage rassegna di eventi che Bologna dedica a John Cage nel centenario della sua nascita: nel corso di uno specifico focus verranno proiettati film, documentari e interviste sull’opera, la vita e le collaborazioni artistiche di uno dei compositori più geniali del Novecento. E poi ancora Kurt Cobain, protagonista dell’intimo e toccante About a Son, Sacha Baron Cohen con il suo Il Dittatore, Bob Marley, nell’atteso film-documentario di Kevin McDonald, i viaggi di Werner Herzog tra i bracci della morte della civilissima America e Rebellion di Mathieu Kassovitz. Per non parlare dei misteriosi secret screening, appuntamenti a sorpresa da scoprire in sala, tra visioni inedite, capolavori riscoperti e classici del cinema.

Non mancheranno eventi collaterali e momenti di svago: anche quest’anno Biografilm si allarga a macchia d’olio, nella nuova location di via Mascarella alta, a vicolo Bolognetti e al già rodato Parco del Cavaticcio con presentazioni, musica, aperitivi e la frescura della Biografilm Art Beach, per ristorare i corpi accaldati dall’afa bolognese. Il Bio Parco sarà anche cornice a partire dalle 19 di stasera del party inaugurale, coronato dall’agognata corsa al bombolone, rinominato krapfen in occasione del dj-set berlinese. I complottisti parlano di ennesimo segno dell’ingerenza tedesca sulle questioni interne. Noi attendiamo di testarne la fragranza per prendere posizione.

Scritto da Barbara Nazzari.

Fonte: il Resto del Carlino

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