Dal 28 maggio al 5 giugno a Milano, nell’ambito del Festival Caffè Copenaghen organizzato da Iperborea, sono previste quattro serate dedicate al cinema danese contemporaneo con una selezione di opere della nuova generazione di cineasti fra cui Submarino di Thomas Vinterberg, mai uscito nelle sale italiane.

Perché il cinema danese non è solo Lars Von Trier e gli occhi spalancati di Renée Falconetti, Giovanna d’Arco per Carl Theodor Dreyer, sono eterni.

Si inizia oggi, lunedì 28 maggio, alle ore 20.45 all’Apollo spaziocinema con Affari di famiglia, tra i dei primi film della regista danese Susanne Bier, premio Oscar Miglior Film straniero nel 2011 con In un mondo migliore in concorso al Festival di Roma. L’allieva del dogmatico Lars Von Trier debutta con le dinamiche familiari ma qui senza troppa incisione.

Secondo film in programma all’Apollo martedì 29 maggio alle 21.30 è Gli innocenti di Peter Fly, terzo atto della “trilogia sulle classi” del regista danese. Nel cast Pernilla August, notata da Bergman che le dà un ruolo secondario in Fanny e Alexander e consacrata da Star Wars nel ruolo della madre di Anakin Skywalker/Dart Fener.

Mercoledì 30 maggio alle 21.30 sullo schermo dell’Apollo il film Valhalla Rising, cupa, afona e livida ascesa nello spirito vichingo firmata da Nicolas Winding Refn, pancia, cuore e budella del nuovo cinema danese. Interpreta, con un occhio solo, Mads Mikkelsen, fresco del premio a Cannes come miglior attore protagonista in The Hunt di Thomas Vinterberg.

Nel pomeriggio la produttrice danese Lene Børglum incontra studenti, curiosi e appassionati alla Mediateca Santa Teresa per parlare della sua esperienza al fianco di grandi registi come Lars von Trier e Nicolas Winding Refn e magari dei suoi inizi alla celebre casa di produzione Zentropa dove ha curato anche il dipartimento porno Puzzy Power, producendo i film hardcore Constance, Pink Prison e HotMen CoolBoyz.

Chiude la rassegna, martedì 5 giugno alle 20.30 al cinema Palestrina, il film Submarino di Thomas Vinterberg, presentato al Festival del Cinema di Berlino nel 2010 e mai distribuito né proiettato in Italia. Storia di due fratelli diversamente al limite che in prigione si ritroveranno vicini. Il titolo del film si riferisce infatti al metodo di tortura che consiste nel simulare l’annegamento del prigioniero.

Non in programma ma imprescindibile in una rassegna sul nuovo cinema danese è il film Le mele di Adamo di Anders Thomas Jensen, per capire How deep is your love.

Decisamente non c’è del marcio in Danimarca.

Fonte: Iperborea

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nell’ambito del Festival “Caffè Copenaghen“.

Scritto da Giusy Palumbo.