Cinema Errante Awards, i premi dedicati al meglio del cinema, della musica e delle Serie TV 2011. Siamo arrivati al secondo giorno di awards con 4 nomination pronte a riabilitare il nome dei Blogger Erranti, dopo il miglior nudo e lo scandalo per stalking che ha coinvolto un nostro collaboratore (per vedere le prove clicca QUI). Le motivazioni di oggi saranno quindi più analitiche e competenti: in nomination ci sono la pettinatura di Sean Penn, lo stuzzicadenti di Ryan Gosling e la ricetta del pollo alle prugne di Marjane Satrapi; i kg di trucco li lasciamo all’academy.


La tensione è alta in sala, perciò non tergiversiamo. I candidati 2012 per Miglior Attore sono:

Michael Fassbender per Shame. Certo, se in questo film avesse indossato una tuta antincendio over size chissà se l’avremmo nominato, però grazie agli dei è quasi sempre nudo e crudo (vedi premio miglior nudo). Ormoni a parte, lo nominiamo per averci ingannato, travolto, disturbato e sorpreso. Impeccabile. Scena perfetta: la corsa di notte isolato dopo isolato.

Ryan Gosling per Drive. Per averci emozionato con due sole espressioni: con e senza stuzzicadenti. Con lui alla guida, ci sentiamo più sicuri, ma sul palco di Cinema Errante vorremmo vederlo con il giubbotto scorpion, sporco di sangue ovviamente. Real hero. Scena perfetta: con la maschera da stuntman cerca vendetta.

Sean Penn per This must be the Place. Perché non c’è un premio miglior acconciatura. Scena perfetta: con la chitarra suona al bambino ciccio This must be the Place dei Talking Heads (non degli Arcade Fire!).

Michel Piccoli per Habemus Papam. Avere 87 anni e uno sguardo di scoperta sul mondo (e non è arteriosclerosi). Michel Piccoli è l’unico papa possibile. Se non l’Oscar, almeno il bastone del comando. Scena perfetta: l’urlo in piazza San Pietro.

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Per la categoria Miglior Scaricato, le nostre nomination vanno a quattro film che, malgrado si siano visti poco sui nostri schermi (in alcuni casi proprio per niente), hanno lasciato il segno, in barba alla lungimiranza da talpe dei distributori italiani.

Beginners di Mike Mills (vuoi recensire questo Scaricato? entra in redazione!). Una storia in buona parte autobiografica, in cui un artista riflette sul difficile rapporto con l’anziano padre, che fa coming out a settantacinque anni. Omosessualità e terza età sono un connubio che non piace ai distributori italiani, infatti il film è uscito direttamente in DVD; tuttavia, la candidatura agli Oscar per la superba interpretazione di Christopher Plummer – che contende a Max Von Sydow il premio come attore non protagonista, dando vita ad un inedito derby over 80 – potrebbe salvarlo dall’oblio.

Bronson di Nicolas Winding Refn (vuoi recensire questo Scaricato? entra in redazione!). La storia vera del carcerato Michael Gordon Peterson, alias Charles Bronson, è la base di un folle biopic, che alterna sequenze iperviolente ad altre piene di umorismo grottesco, impreziosito dalla titanica interpretazione di Tom Hardy. E’ stato distribuito in Italia la scorsa primavera, dopo tre anni e direttamente in DVD, sull’onda del successo del regista a Cannes per Drive. Facile salire sul carro del vincitore, ma fino a pochi mesi fa, Refn chi?

The Fall di Tarsem Singh. Dal più hollywoodiano dei cineasti indiani, il racconto delirante di uno stuntman ad una bambina, tra visioni surreali à la Terry Gilliam ed echi di Alice nel Paese delle Meraviglie. Girato nel 2006 sotto l’egida di Spike Jonze e David Fincher, da noi è stato distribuito con cinque anni di ritardo, direttamente in DVD. Può dare gli stessi effetti di un viaggio di LSD, ma il suo acquisto è perfettamente legale, e non necessita di prescrizione medica.

This is England di Shane Meadows. L’educazione sentimentale di un dodicenne nell’Inghilterra proletaria del 1983, secondo uno dei più promettenti registi d’Oltremanica. Sensibilità autoriale e fascino vintage, ma anche una profonda riflessione sul movimento skinhead, cui Stephen Graham, nei panni del cattivo maestro, offre la sua miglior prova d’attore. Vinse il BAFTA nel 2006, eppure da noi è uscito soltanto lo scorso settembre, in pochissime sale. This is Italy.

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Che si basino su elementi e storie trasposte da altri media, o che siano formate da parole nate direttamente con l’idea di essere poi trasformate in cinema, le sceneggiature da sempre hanno costituito la base necessaria, le fondamenta essenziali dalle quali partire per realizzare l’intera opera cinematografica. Questi sono, per noi di Cinema Errante, i candidati 2012 per la Miglior Sceneggiatura.

Carnage di Roman Polanski e Yasmina Reza. Mediata e orchestrata con grande sapienza cinematografica da Polanski, è la riproduzione quasi esatta di quel perfetto meccanismo a orologeria che incastra storia, personaggi e dialoghi dell’originaria commedia teatrale “Il dio del massacro”, firmata dalla stessa Reza. Quando il grande teatro diventa grande cinema.

Le idi di Marzo di George Clooney, Grant Heslov, Beau Willimon. Tratto dall’opera teatrale Farragut North di Willimon, questo film ha come punti di forza i dialoghi e lo sguardo lucido che riesce a gettare sugli intrighi politici americani – caratteristiche che permettono di collocare l’opera come ideale erede della grande tradizione americana dei film di denuncia politica.

Miracolo a Le Havre di Aki Kaurismäki. Opera omogenea e fluidissima, l’ultima fatica di Kaurismäki mescola leggerezza e note più cupe con straordinaria abilità, passando da un registro all’altro con una naturale destrezza, che rende il film un vero e proprio piacere narrativo.
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Ecco le nomination per il Miglior Film Fumetto e Animazione:

Arrietty di Hiromasa Yonebashi. Una bimba piccola, molto piccola, con un grande segreto. Direttamente dal Giappone, la neo eroina di casa Ghibli ha saputo catturare le attenzione, e i cuori, di pubblico e critica. Un piccolo capolavoro, come la sua protagonista.

Poulet aux Prunes di Vincent Paronnaud e Marjane Satrapi. Anche se può far storcere il naso ai buongustai, il pollo alle prugne che Marjane Satrapi ha preparato si rivela un piatto estremamente gustoso. Una storia coinvolgente e carica di umorismo nero, ci piace.

Rango di Gore Verbinski Distese assolate, cavalcate epiche e camice hawaiane colorate. Il camaleonte Rango, con la sua sfacciataggine, si è imposto prepotentemente in classifica e a noi non è passato inosservato.

L’Ultimo Terrestre di Gian Alfonso Pacinotti. Ultimo, ma non per importanza, il terrestre di Gipi, che ha conquistato lo scorso Festival di Venezia. Film straordinariamente maturo, capace di accontentare tutte le tipologie di pubblico. Uno dei migliori prodotti che il bel Paese abbia sfornato quest’anno.

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Vota: Miglior Nudo, Miglior Combattimento, Robert Pattinson è mio amico.

Miglior Serie TV, Miglior Album.

Miglior Film, Miglior Regia, Miglior Attrice, Miglior Film da Festival.

Attenzione: È possibile votare fino al 28 febbraio alle 23.59. I vincitori verranno annunciati il 1 marzo su wwww.cinemaerrante.com

* Il periodo preso in considerazione per le nomination va dal 4 febbraio 2011 al 27 gennaio 2012.

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