Skins, Everyone porta i personaggi lontani da Bristol, in Marocco. La sesta stagione, preceduta da 3 mini episodi (Alo, Mini, Liv; Nick, Rider; Rich e Grace), inizia così in uno scenario inedito che spezza, unisce e cambia l’equilibrio (instabile) del gruppo.

Mini, tra i personaggi più a fuoco di questa season premiere, porta avanti il suo cammino di ricerca e scoperta, non solo individuale, ma anche sessuale. La ragazza asseconda infatti le attenzioni (sicure) di Alo e i due finiscono a letto insieme. Una tappa importante specialmente per Alo, ancora vergine (il mini episodio ruota proprio sul suo tentativo di perdere la verginità).

Il difficile rapporto tra Mattie e Frankie arriva ad un altro punto di svolta. Dopo aver sperimentato la routine della vita di coppia, Frankie si rende conto di non essere portata per questo tipo di legame, a suo giudizio noioso e stagnante. Dall’altra parte, invece, c’è Matty il quale, dopo il rifiuto, amplifica la sua ossessione per Frankie. Due percorsi differenti e in character (il sentirsi sempre fuori luogo per Frankie e l’astrazione dalla realtà di Matty) che sottolineano, ancora una volta, lo status di outsider dei due ragazzi.

Rich e Grace, dopo aver sconfitto un’orda orrorifica di Zombie, decidono di raggiungere il resto del gruppo in Marocco; i due sono innamorati e il loro rapporto sembra aver raggiunto la felicità massima. E, nel mondo delle serie TV, questo stato d’animo apre le porte a due sole possibilità: un imminente matrimonio (già raccontato nello scorso season finale) o una tragedia inaspettata; è il momento del dramma e gli autori scelgono un incidente stradale, ai danni di Grace (causato da Matty in versione fuggiasco), per dividere la coppia.

Lontano dal suo habitat naturale, lo show si alterna così tra storyline riuscite (Mini, Alo, Matty e Frankie) e un WTF ben lontano dalla classica aura cazzona della serie. L’inverosimiglianza dello show si prende infatti un po’ troppo sul serio e gli eventi e i personaggi raccontati (il ruolo di Luke e l’incidente) sono troppo forzati e prevedibili per un telefilm che ha fatto del paradossale il suo punto di forza, ma la regia e la colonna sonora dell’episodio rimangono notevoli.

In mezzo ad abitazioni semi-abbandonate, festini sulla spiaggia e spacciatori dal volto angelico, i personaggi arrivano così a decisioni impulsive (tipici della vacanze estive) con conclusioni che avranno un seguito pesante su tutta la stagione a venire. A Bristol ritornano infine gli sguardi familiari, impauriti e pieni di rabbia, dei protagonisti.

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