Produzione Bad Wolf e Sky Productions, A Discovery of Witches – Il manoscritto delle streghe è una serie televisiva britannica fantasy basata sulla trilogia All Souls di Deborah Harkness. La serie è divisa in tre stagioni, una per ogni libro della trilogia. Le prime due stagioni sono già su Sky, mentre la terza è in postproduzione.

Fantasy per accademic* – A Discovery of Witches: Recensione

La trilogia di Harkness è stata definita “Harry Potter per adulti” o anche “Twilight per intellettuali”, per la commistione tra elementi archetipici del fantasy e del romance soprannaturale, come l’amore proibito tra un vampiro e una strega, e l’attenzione quasi maniacale ai dettagli storici e alle lunghe spiegazioni su alchimia e periodo elisabettiano, dato che l’autrice è una docente universitaria di storia della scienza.

Amore e guerra – A Discovery of Witches: Recensione

La serie Sky rinuncia alle lunghe digressioni storico-linguistiche tipiche dei romanzi per concentrarsi sul rapporto tra Diana Bishop, docente universitaria a Yale e strega rinnegata, e Matthew Clairmont, antichissimo vampiro e professore di genetica a Oxford. Mai come in questo caso l’espressione “galeotto fu il libro e chi lo scrisse” è giustificata, perché Diana, pur rifiutando da anni i suoi poteri da strega, richiama inavvertitamente un manoscritto incantato che Matthew sta cercando da secoli (letteralmente, data la proverbiale immortalità dei vampiri). Ma la scoperta del manoscritto scatena una guerra a lungo sopita tra vampiri, streghe, e demoni, tre specie che sono vissute per millenni mimetizzandosi tra gli inconsapevoli umani. Matthew e Diana si ritrovano coinvolti in una cospirazione internazionale, mentre la loro storia d’amore è osteggiata da tutte le specie. Per sopravvivere, Diana dovrà venire a patti con i suoi crescenti, straordinari poteri.

Superare i cliché – A Discovery of Witches: Recensione

La serie, così come la trilogia, gioca sapientemente con i cliché legati alle figure del vampiro e della strega e con gli stereotipi di genere ad esse collegati. Se quindi Matthew Goode nei panni dell’affascinante vampiro incarna l’eroe byroniano, romantico, malinconico e pericoloso, Diana (interpretata da Theresa Palmer) rifiuta fin da subito il ruolo della damigella indifesa, confidando prima nel suo straordinario intelletto e poi nei suoi poteri stregoneschi per difendersi non solo da una setta bigotta, ma anche dalle regole patriarcali e decisamente vetuste che regolano la vita sentimentale dei vampiri. In questo, la continua negoziazione di poteri all’interno del rapporto di coppia, l’enfasi sul consenso, e la riflessione sugli spazi di indipendenza all’interno di una relazione amorosa fanno di Diana e Matthew, strega e vampiro, una coppia molto contemporanea.

Elena D.
7 1/2