Dopo mesi di ansiosa attesa, finalmente Captain Marvel è arrivata, e non delude nel raccontare la storia di origine di una supereroa vibrante e divertente, combattiva e combattuta, secondo i modelli a cui il Marvel Cinematic Universe ci ha abituat§.

Il “review bombing” su Rotten Tomatoes

Il film è arrivato in sala circondato da polemiche (come già capitato per Ghostbusters), perché sottoposto a quello che si definisce review bombing su Rotten Tomatoes, il principale aggregatore di recensioni sul mondo dell’intrattenimento. Si tratta di una pratica per cui un film viene pesantemente stroncato dagli/dalle utenti, così che l’indice di gradimento sia basso e induca il pubblico a stare lontano dalla sala, in tempi in cui la competizione da parte dell’industria dell’intrattenimento per accaparrarsi porzioni di tempo libero è spietata.
Proprio nelle settimane che hanno preceduto l’uscita di Captain Marvel, però, Rotten Tomatoes ha finalmente cambiato le proprie regole, per quanto questa specifica vicenda sia stata dichiarata estranea alla decisione, e comunque il film ha vinto immediatamente la sfida del box office.
Che questo tipo di rabbia si scateni su film che hanno protagoniste donne e si preannunciano come riflessioni sul loro potere e il loro ruolo in una società patriarcale, non è purtroppo sorprendente. La guerra contro i movimenti femministi ed LGBTQIA+ negli ultimi anni è stata esplicita e violenta (abbiamo scritto del movimento #metoo e di altre questioni di gender), e Captain Marvel non ne è esente.

Femminismi e potere

La nostra Captain Marvel però risponde egregiamente al sessismo, direttamente all’interno della narrazione.
Va detto che gli Stati Uniti degli anni ‘90, e soprattutto l’ambiente militare californiano, in cui il film è ambientato, non sono lo spazio utopico di Wakanda in cui per le donne è possibile crescere forti, libere, e in pieno contatto col proprio potere. E non lo è neppure la società dei Kree, in cui Vers (Brie Larson) viene addestrata da Yon-Rogg (Jude Law) a usare i suoi poteri per combattere nella guerra contro i temibili Skrull.
Il film si concentra a lungo sulla necessità di Vers di confrontarsi con il proprio potere da un lato, e con la difficoltà di conoscere se stessa dall’altro. In entrambi i casi, la scrittura valorizza il suo conflitto con una serie di figure autorevoli e/o autoritarie, che mettono continuamente in discussione la sua capacità di giudizio, minando in modo sistematico la sua competenza di guerriera e persino la sua stessa soggettività.
Il modo in cui riuscirà ad affrontare quest§ nemic§, grazie anche all’aiuto di legami di amicizia e sostegno femminile (spoiler alert), è lo splendido cuore pulsante del film.

Captain Marvel

Riot Grrrls are back!

Come preannunciato già dai trailer, questa narrazione è gloriosamente immersa nell’atmosfera visiva e musicale degli anni Novanta, altro aspetto esaltante del film.
Il rapporto fra Vers e il movimento culturale delle Riot Grrrls è articolato e va ben oltre la superficie, pure sempre scintillante e curata in ogni dettaglio.
La struttura citazionistica è capace di restituire l’idea di una comunità culturale di appartenenza a forme collettive di ribellione, che in quegli anni prendevano piede negli Stati Uniti come in Europa. Il film insomma porta ad aderire a una posizione di resistenza, attraverso il riconoscimento o la nuova conoscenza di tutta una serie di elementi della controcultura del periodo di cui le immagini e soprattutto i suoni sono intessuti.
A questo si aggiunge la costruzione emotivamente perfetta di Vers e degli altri personaggi con cui si relaziona, amici e nemici in egual misura (il Nick Fury di Samuel L. Jackson ringiovanito in CGI, il Talos di Ben Mendelsohn, e ovviamente Goose).
Senza dimenticare l’aspetto d’azione, pienamente convincente – salvo un paio di errori di ritmo in alcuni combattimenti, facilmente superati grazie alla sempre splendida costruzione visiva generale.

Captain Marvel continua perciò sulla scia entusiasmante della Fase 3 del Marvel Cinematic Universe, portando trionfalmente noi fan verso la sua soluzione nel prossimo Avengers: Endgame.

Davide V.