Basare il battage pubblicitario di Boxtrolls sul messaggio “Le famiglie sono di ogni forma e dimensione…perfino a rettangolo” è già una scelta programmatica. Perché se è vero che l’animazione non è nuova a ritratti parentali di ogni forma e dimensione, lo studio LAIKA sembra prendersi la responsabilità di palesarlo fortemente, anticipando fin da subito uno dei suoi massimi interessi: ragionare sul concetto di famiglia.

L’intento è quello di raccontare la pluralità delle forme genitoriali attraverso un legame affettivo che trascende l’ordine naturale, come nel caso di Boxtrolls-Pesce e del piccolo Uovo. Non sorprende infatti che Winnie, cresciuta in una società ottusa e bigotta, metta in discussione Pesce come figura paterna, solo perché non appartenente al genere umano, nonostante il Boxtroll rientri perfettamente nella sua descrizione di padre. Ed è sempre la bambina a escludere la possibilità che un ragazzo possa definirsi Boxtroll basandosi esclusivamente su differenze anatomiche. Le considerazioni di Winnie, però, sono facilmente scardinabili dal contesto. Gli stessi abitanti del Sopramondo, grotteschi e ambigui, sono difficilmente categorizzabili, tanto da chiedersi Which ones are the ladies?. Il cattivo Archibald Arraffa è a sua volta un’intrattenitrice en travesti di nome Madame Frou Frou. Neanche ai Boxtrolls viene attribuita un’identità di genere precisa. Non c’è ruolo che non venga messo in discussione (né genitori perfetti), così com’è difficile distinguere tra bene e male. Nonostante ciò, i personaggi rimangono ancorati a un concetto di Natura irremovibile.

Il solo a non riconoscersi in un’identità “naturale” sembra essere Uovo, né Boxtroll né Boy. È il padre biologico Trubshaw a guidarlo: BoyTroll! You changed your nature. You made You, ossia il bel messaggio che la natura (come la famiglia) può essere plasmata in base all’auto-definizione di se stessi. La presa di coscienza porta umani e Boxtrolls a vivere in una comunità perfettamente integrata, senza discriminazioni razziali, sociali e parentali. Ma è nel finale che il claim trova la sua rappresentazione più forte: Uovo, Pesce e Trubshaw insieme, come padri e figlio. Democrazia familiare in stop-motion. Meraviglia.

Giacomo B.Davide V.
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