Un classico del cinema sovietico (e non solo) per il vostro capodanno! Come forse molti di voi sapranno, in Russia il Natale si festeggia il 7 gennaio, e non il 25 dicembre; la Chiesa Ortodossa, infatti, non ha mai accettato la riforma gregoriana, attenendosi sempre calendario stabilito a suo tempo da Giulio Cesare. Nell’ambito delle feste natalizie, che si concludono ufficialmente il 13 gennaio, giorno del Vecchio Capodanno (Staryj Novyj God), il 31 dicembre è particolarmente sentito, per una serie di motivi. Da un lato, il regime sovietico ha cercato di far coincidere le festività religiose con quelle civili; dall’altro, secondo la tradizione popolare, con l’avvento del Novyj God, il Nuovo Anno, arriva anche Ded Moroz (Nonno Gelo), la versione russa di Babbo Natale, scortato da numerosi doni e dall’immancabile nipotina Sneguročka.

Conoscere questi fatti è un dato fondamentale per meglio comprendere l’importanza di Ironija sud’by, ili S lëgkim parom! (Ironia del destino, o “a vapor leggero”!, 1975, di El’dar Rjazanov), il classico film che accompagna il capodanno di ogni famiglia russa sin dai tempi sovietici (QUI potete vedere la prima parte in lingua originale con sottotitoli inglesi, mentre trovate la seconda QUI). La trama è costituita dal reiterarsi di eventi più o meno casuali che determinano il destino dei personaggi; si tratta di una sorta di commedia degli equivoci, tema al quale si ispira la prima parte del titolo.

Ci troviamo a Mosca, il giorno di capodanno. Un uomo, immerso nei suoi pensieri, commenta le scelte degli architetti e degli urbanisti sovietici: i palazzoni sembrano tutti uguali, le strade hanno tutte il medesimo aspetto, e le diverse città spesso hanno in comune parecchi nomi di vie. Questo “cappello” introduce la molla che farà scattare il fraintendimento posto alla base del film. L’azione si sposta poi a casa del medico Ženja (Andrej Mjagkov), che si sta preparando a passare il Capodanno con la fidanzata Galja. Non senza qualche tentennamento, alla fine lui le chiede di sposarlo. Un po’ per abitudine, un po’ per festeggiare, Ženja si reca con i suoi amici alla banja (sauna aperta al pubblico, che più o meno equivale alle nostre terme), dove, tra fiumi di birra e vodka, finiscono per ubriacarsi. L’ebrezza produce immancabilmente una serie di equivoci: in breve tempo, Ženja si ritroverà seduto su un aereo per Leningrado (l’attuale San Pietroburgo). Il ragazzo, però, è talmente ubriaco da non rendersi conto di essere arrivato in un’altra città: l’architettura è identica, e anche quando dice al tassista il suo indirizzo di casa moscovita, questo non batte ciglio e lo porta al rispettivo recapito leningradese. Naturalmente, l’edificio è uguale, e la chiave di Ženja apre persino la porta del suo interno! Sfinito per i fumi dell’alcol e per l’inconsapevole viaggio, il nostro si addormenta sul letto dell’appartamento, anch’esso ammobiliato come il suo. Dopo poco, però, rientra la reale padrona di casa, la bellissima insegnante Nadja (Barbara Bryl’ska). La giovane donna tenta ripetutamente di svegliare l’inatteso ospite, persino versandogli addosso dell’acqua fredda dalla teiera. Non senza difficoltà, i due riescono a spiegarsi l’equivoco: in comune hanno lo stesso indirizzo, lo stesso interno dell’appartamento, ma le due città sono diverse, Mosca e Leningrado, “trascurabile” dettaglio sfuggito al maldestro Ženja. Il problema ora è spiegare l’accaduto ai rispettivi fidanzati, amici, madri… Tuttavia, grazie a questa ironia della sorte, i due troveranno il vero amore, nella romantica atmosfera donata dalle poesie russe musicate che incorniciano il film. In questo si può forse trovare il senso della seconda parte del titolo, “s lëgkim parom!”, un augurio di benessere che viene esclamato, ancora oggi, alla persona che esce dopo essersi fatta il bagno o la sauna.

Ora che avete in mano recensione, indirizzo internet dove reperire il film, non vi rimane altro che imbandire la tavola alla russa! (Potete trovare qualche suggerimento QUI). E chissà che anche a voi, guardando Ironija sud’by, ili S lëgkim parom!, non capiti qualcosa di speciale nella notte più magica dell’anno!

Scritto da Irina Marchesini.

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