Siamo a tempi ne’ quali le
opinioni hanno ad essere decise ed aperte […] perché siam giovani
e vergini di passato, abbiamo il core puro, le mani pure, la mente
pura, e non abbiamo speranza di meglio, di gloria, di trionfo,
di lode che nell’avvenire.
Giuseppe Mazzini

Inizia oggi la XVI edizione di Linea d’Ombra, festival salernitano a target specificamente giovanile che unisce il cinema, la musica, la scrittura e la gastronomia in una cinque giorni di appuntamenti da non perdere.

Come suggerito dall’incipit mazziniano, il tema di quest’anno è l’identità del popolo italiano, tema quanto mai attuale e problematico. Tolta la parola ad una classe politica vetusta tanto da aver votato, in buona parte, al referendum del ’46 e fin troppo loquace (tranne che in sede penale), in quest’occasione saranno i giovani partecipanti al concorso ad esprimere la loro opinione “decisa ed aperta” sulla nostra giovane nazione.

Due le articolazioni della Sezione Cinema: CortoEuropa, con 30 titoli di autori internazionali a contendersi il Premio Linea d’Ombra 2011, e la novità CampaniaCorto, dedicata alle produzioni indipendenti di autori campani. Altra novità dell’anno: alla tradizionale Giuria Ufficiale  si aggiunge una selezionata Giuria Web, composta da studenti di cinema, bloggers e appassionati. E, con grande piacere, anche Cinema Errante parteciperà quest’anno alla votazione!

Cominciamo col segnalare qualche titolo interessante. C’è “Bukowski” di Dan Bakker, autore olandese già premiato a Linea d’Ombra per “Jacco’s Film”. Non una biografia, ma le imprese di un ragazzino nel ruolo di “Hank”, bicchiere con ghiaccio alla mano. E poi “Mi amigo invisible” dello spagnolo Pablo Larcuen, che ha già fatto il giro dei migliori festival internazionali e ha un nutrito gruppo su Facebook. Chi non vorrebbe un amico immaginario con testa anfibia e ginocchiere? E per concludere questa preview, l’italiano Enrico Maria Artale con il suo “Hai in mano il tuo futuro!” (e il futuro, in questo caso, è un bicchiere di urina).

Non si esaurisce qui lo spazio dedicato al cinema. Ci sarà anche una ricca rassegna di film fuori concorso, un doveroso omaggio a Jafar Panahi (a tutt’oggi recluso nel carcere di Teheran, nonostante le mobilitazioni internazionali) e due interessanti workshops con Giorgio Diritti e Franco Pannone.

E ancora readings, performances, seminari, degustazioni e per chiudere, domenica sera, il suggestivo concerto di Petra Magoni e Ferruccio Spinetti. Il programma completo, con date, orari e locations sul sito ufficiale dell’evento. Noi, causa lontananza geografica, ci dovremo accontentare dello streaming per la Giuria Web. Ma chi può ne approfitti per fare una gita nel Cilento. Sperando di non incontrare il principe Emanuele Filiberto. Sarebbe un pessimo modo di festeggiare il 150° anniversario dell’Unità d’Italia.

Scritto da Barbara Nazzari.

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