Guida TV 14-20 maggio 2018

Per il secondo film sull’eroe demoniaco creato da Mike Mignola, del Toro prende le distanze dal fumetto e attinge a piene mani all’immaginario grottesco de Il labirinto del fauno, dando vita a un’avventura dark fantasy impressionante sul piano visivo e popolata da creature fantastiche dalla sensibilità particolare.

Meno botte e meno gag, più intreccio poliziesco alla Miami Vice: il penultimo film della coppia Bud e Terence – l’ultimo del periodo d’oro – mette malinconia con una riflessione quasi autobiografica sul tempo che passa e l’amicizia che rimane.

Potente saga familiare incentrata su un clan mafioso e sul suo leader, resta uno dei capolavori di Coppola e in assoluto della storia del cinema. Eccezionale la prova di tutto il cast, in cui troneggia Marlon Brando nel ruolo del titolo.

Pur con alcuni momenti un po’ claudicanti, il film di Garrone vince la scommessa e affascina per la magnificenza visiva e per alcune sequenze formidabili pronte a entrare nell’immaginario, e soprattutto per come trova una strada originale nel rapportarsi alla secolare tradizione del fiabesco. [leggi la recensione]

Immersi in un’atmosfera vintage – tra chiome afro, pantaloni a zampa di elefante e musica di repertorio – gli X-Men di Singer testimoniano qui i cambiamenti di una società che stava diventando sempre più paranoica, e che cercava nemici palpabili verso i quali incanalare le proprie paure irrazionali. [leggi la recensione]

Primo film hollywoodiano mainstream sul tema dello stupro, tutt’ora apprezzabile per le appassionate prove di Jodie Foster (la vittima) e Kelly McGillis (l’avvocatessa) e per l’efficace denuncia del maschilismo di fondo della società americana.

La filosofia alla base di questo terzo adattamento del romanzo I vampiri di Richard Matheson è racchiusa nella rassicurante presenza di Will Smith e nell’utilizzo delle musiche di Bob Marley, che concedono alla distopia un fondo di speranza.

Spielberg racconta la Seconda Guerra Mondiale con toni fortemente drammatici e inaspettatamente crudi, pur non rinunciando all’umanesimo che caratterizza i suoi personaggi, primo fra tutti l’ufficiale impersonato da Tom Hanks.

Tratto dalla serie anni ’80 uscita da noi come Un giustiziere a New York, il secondo film del sodalizio tra Fuqua e Denzel Washington vede quest’ultimo nel ruolo di un agente della CIA in pensione, divenuto vigilante. Action all’insegna di una dignitosa professionalità.

I fatti che diedero origine alla ribellione della scimmie nei confronti dell’umanità al centro di un buon reboot che riporta la saga sugli altari di Hollywood, grazie anche alla performance capture di Andy Serkis nel ruolo dello scimpanzè Caesar.

Il film che lancia sul grande schermo le star del Saturday Night Live Tina Fey e Amy Poehler tratta il tema della maternità surrogata con ironia e delicatezza. L’alchimia tra le due attrici è notevole, Steve Martin spassoso ma poco utilizzato.

The Good Dinosaur il titolo originale di questo film d’animazione 3D della Pixar che immagina una preistoria alternativa in cui i dinosauri non si sono estinti e vivono a fianco degli umani. Divertimento per famiglie, gradevole e garbato.

E se l’intera nostra vita fosse un reality show seguito a nostra insaputa da milioni di persone? Weir mette in scena un’esistenza costruita a tavolino fin dalla nascita per il protagonista, un Jim Carrey eccellente nel suo primo ruolo serio, ricavandone un capolavoro di visionarietà.

Aria di disgelo in questo poliziesco che vede un agente russo e uno americano uniti dalla caccia a un criminale internazionale. Il risultato è meno brillante del previsto: Schwarzy più monocorde del solito, Jim Belushi disinvolto ma a tratti eccessivo.

Entriamo in modalità “Divano & Netflix”.