Guida TV 29 gennaio – 4 febbraio 2018

La storia di Oskar Schindler, l’imprenditore tedesco che salvò oltre mille ebrei dall’Olocausto, resta una delle vette del cinema spielberghiano e della rappresentazione cinematografica della Shoah. Fra i sette Oscar conquistati, manca quello all’attore protagonista, un Liam Neeson al massimo della forma drammatica.

Secondo film di Batman diretto da Tim Burton, è forse quello più compiuto sul piano registico e drammaturgico, immerso com’è in un’atmosfera dark popolata da freaks grotteschi ma pieni di umanità. Ottimo l’innesto delle new entry, fra cui Michelle Pfeiffer, a tutt’oggi la miglior Catwoman dello schermo.

L’amore per il cinema del regista siciliano non poteva essere raccontato meglio che in questo ritratto autobiografico in cui la vecchia sala diventa il santuario dei ricordi più struggenti. Indimenticabili il burbero proiezionista Philippe Noiret e la colonna sonora di Ennio Morricone.

Al suo secondo western da regista, Eastwood guarda alla classicità, affibbiando al suo pistolero solitario un background sudista e compagni di viaggio più loquaci, che danno vita a un’avventura più fordiana che leoniana.

Esordio alla regia di Russell Crowe, è la storia di un rabdomante australiano che si reca in Turchia per riprendersi le salme dei figli, morti nella Prima Guerra Mondiale. Storia classica, performance solide.

Il film che diede inizio, ormai dieci anni fa, al Marvel Cinematic Universe, gettando le basi di quel mix fra azione e umorismo che ancora sbanca il box office, ne rimane tutt’ora uno degli esempi migliori. Ebbe anche il merito di lanciare Robert Downey jr come divo per famiglie, dopo il passato trasgressivo.

La corrispondenza del titolo è quella fra una studentessa universitaria e il suo professore, che diventa per Tornatore un’occasione per riflettere sull’immaterialità e l’onnipresenza che possono caratterizzare una relazione a distanza.

L’adattamento dell’omonimo musical basato sulle canzoni degli ABBA fu uno dei più grandi successi della storia del cinema grazie soprattutto alla performance di mamma Meryl Streep, alle prese con i suoi tre amanti di gioventù.

Bruce Willis, psicologo infantile in crisi, e il piccolo Haley Joel Osment, bambino che vede la gente morta, sono i protagonisti della prima grande produzione di M. Night Shyamalan, regista del soprannaturale.

Dieci anni prima di A prova di morte, un altro road movie thriller con Kurt Russell, questa volta nel ruolo di un uomo alla ricerca della moglie scomparsa nel deserto. L’inquietante J.T. Walsh, in una delle sue ultime apparizioni, spicca nell’ottimo cast di facce note.

Entriamo in modalità “Divano & Netflix”.