Guida TV 8-14 gennaio 2018

Tarantino riscrive la Storia col suo stile inconfondibile a base di citazioni, ironia e sangue, con Brad Pitt a capo di un commando di soldati ebrei a caccia di nazisti nella Francia occupata, e soprattutto Christoph Waltz nei panni di un villain impagabilmente gigione.

La gallina dalle uova d’oro Checco Zalone incontra il nume tutelare della comicità pugliese Lino Banfi, per una volta smessi i panni rassicuranti di Nonno Libero, in una satira del posto fisso che sbancò i botteghini a Capodanno 2016.

Si tradiscono con la mente e l’immaginazione, prima che col corpo, i ricchi borghesi Tom Cruise e Nicole Kidman, coppia sull’orlo della crisi. Non tradisce gli spettatori Stanley Kubrick, al suo ultimo film uscito postumo.

Il buon Sylvester Stallone chiude il suo decennio d’oro da action hero con un prison movie muscolare e catartico. Donald Sutherland, nel ruolo del direttore bastardo, è la garanzia di qualità di un buon film di genere piacevolmente ottantesco.

Sotto l’egida della Warner, la DC Comics porta avanti la sua concezione cupa e seriosa del cinecomic, che ha visto nella trilogia del Cavaliere Oscuro di Christopher Nolan una valida alternativa di stile e di contenuto ai supereroi autoironici, coloratissimi e un po’ fresconi proposti dalla Marvel, affidandosi a Zack Snyder, che aveva dato il meglio di sé proprio con due trasposizioni – 300 nel 2007 e Watchmen nel 2009 – che pure non brillavano per la leggerezza di toni. [leggi la recensione]

Solo Clint, al suo terzo western da regista, ancora debitore di Sergio Leone, poteva rendere memorabile questo predicatore pistolero che sembra una versione spettrale de Il cavaliere della valle solitaria.

L’universo cinematografico DC deflagra in uno scontro fra uomo (Batman) e dio (Superman) dai toni apocalittici e ostentatamente dark, che trova la sua rappresentazione visiva nella caotica regia del re dello slow motion Zack Snyder.

Una bravata finita in tragedia innesca una spirale di violenza e vendetta che segnerà l’esistenza di quattro ragazzi newyorkesi. Un dramma urbano con un grande cast intergenerazionale, in cui spicca il venerabile Vittorio Gassman in una delle sue ultime apparizioni.

Tratto dalla graphic novel 2 Guns di Steven Grant, un action movie dallo stile pulp, un po’ buddy movie un po’ noir anni ’70, debitore di Siegel e Peckinpah. Nella coppia protagonista, Denzel Washington sovrasta Mark Wahlberg.

Per esordire al cinema, il nuovo golden boy hollywoodiano ha scelto un orsacchiotto sboccato e vizioso: dimenticate riletture sociologiche e satira politica, in Ted è solo la risata nonsense a farla da padrona. [leggi la recensione]

Due donne in fuga da una comunità di cura, la logorroica Valeria Bruni Tedeschi e l’introversa Micaela Ramazzotti, mattatrici di un delicato road movie al femminile firmato dall’ultimo vero continuatore della commedia all’italiana Paolo Virzì.

Dal romanzo umoristico di Bill Bryson, l’avventura di due anziani amici, il riflessivo Robert Redford e il ciarliero Nick Nolte, nel tentativo di ritrovare le emozioni di un tempo.

Il primo capitolo del fortunatissimo franchise in animazione digitale, in cui sprazzi di comicità demenziale alla Chuck Jones stemperano la classicità disneyana della trama di base.

Un attempato sceriffo promette a una madre di trovare l’assassino della sua piccola figlia. Quanto ci manca Jack Nicholson, uno che le promesse le manteneva sempre.

Entriamo in modalità “Divano & Netflix”.