La guida che risponde al vostro dilemma: cosa guardo stasera in tv? Oltre ai film la nuova edizione include serie, programmi e cose belle da non perdere, sulle reti free in prima serata, sempre in orario.

Con il canone Rai in bolletta non dobbiamo più nasconderci, morire di binge watching o fingere che la nostra tv sia un installazione di Nam June Paik.

TV

LUNEDÌ 10 APRILE

  21.05
Guardiani della Galassia, James Gunn, 2014

“Il miglior film Marvel mai realizzato”. Forse un giudizio azzardato quello di Robert Downey Jr [continua a leggere]

 

  21.15
Kill Bill Vol. 2, Quentin Tarantino, 2004

“I am gonna kill Bill”, ci dice Uma Thurman alias The Bride guardandoci negli occhi, e noi non aspettiamo altro. E’ nel Vol. 2 che Quentin ci strappa il cuore.

 

MARTEDÌ 11 APRILE

  21.10
Sfida nell’Alta Sierra, Sam Peckinpah, 1962

Ride the High Country il titolo vero del secondo film di Peckinpah, già crudele e struggente, come solo il crepuscolo sa essere.

 

  21.05
The Avengers, Joss Whedon, 2012

Lanciato all’uscita da un marketing virale senza precedenti, questo sfavillante kolossal è la summa perfetta di tutti i cinecomic Marvel degli ultimi anni, un mix adrenalinico di azione sfrenata e umorismo citazionista, nel quale trova spazio anche una caratterizzazione psicologica piuttosto approfondita [continua a leggere]

 

  21.10
Antonio De Curtis in arte Totò

A pochi giorni dall’anniversario della sua morte, avvenuta il 15 Aprile 1967, Totò ci risveglia con una risata.

 

  21.10
Dirty Dancing, Emile Ardolino, 1987

Perché “I carried a watermelon” è una delle migliori frasi di sempre per non farsi mettere nell’angolo.

 

  21.15
Torneranno i prati, Ermanno Olmi, 2014

Il film è ispirato al racconto La Paura di Federico De Roberto, pubblicato “a caldo” nel 1921, ma anche alle vicende narrate al giovane Olmi dal padre che della Grande Guerra era stato soldato, alla cui memoria l’opera è dedicata [continua a leggere]

 

MERCOLEDÌ 12 APRILE

  21.10
The Prestige, Christopher Nolan, 2006

Il “blockbuster intelligente” di Nolan è pura magia, spettacolare e crudele.

 

  21.00
Debito di sangue, Clint Eastwood, 2002

[…] finalmente Eastwood, il duro pieno di rispetto e ammirazione per le donne, prende dentro di sé l’elemento femminile, il cuore, e le lacrime davanti alle soap opera e i malumori una volta al mese (come gli dice ironicamente il serial killer di questo film). Debito di sangue non è solo un bel thriller, pieno di rimpianti; è anche un’esemplare dichiarazione di poetica. Emanuela Martini.

 

  21.15
The Blues: Piano Blues, Clint Eastwood, 2002

Ancora Clint, qui chiude la serie The Blues con un omaggio ai principali protagonisti del Piano Blues con interviste lampo a mostri sacri del blues – Ray Charles, Pinetop Perkins, Jay McShann, Dave Brubeck e Marcia Ball – che includono brevi esibizioni al pianoforte, alternate a filmati rarissimi, veri e propri documenti d’epoca.

 

  21.15
Rescue dawn. L’alba della libertà, Werner Herzog, 2006

Docu-film su Dieter Dengler, pilota militare americano per mesi prigioniero dei Vietcong. L’occhio è quello di Herzog che di Dengler dice: Incarna tutto ciò che amo dell’America. Autosufficienza, coraggio, lealtà, ottimismo, schiettezza e gioia di vivere.

 

GIOVEDÌ 13 APRILE

  21.00
Gli abbracci spezzati, Pedro Almodovar, 2009

Il titolo, oltre a evocare i due corpi abbracciati colti dalla lava a Pompei, mette in guardia sull’autoreferenzialità dell’autore, qui troppo se stesso.

 

  21.10
Quasi amici, Olivier Nakache, Eric Toledano, 2011

Quasi amici propone un’utopia sociale in forma di commedia popolare: ha il garbo e il didascalismo del prodotto medio, la capacità di indurre elegantemente lacrime e risate su temi scomodi addomesticati, il cerchiobottismo di chi alterna facili demistificazioni (la derisione del mondo dell’alta cultura) a una diffusa, subdola demagogia intrisa di cliché. I registi dicono di ispirarsi a Risi, Scola e Monicelli: ma in questa fiaba non si guarda in faccia la realtà, la si sogna delicata, riconciliante, digeribile. E poco importa che il film sia tratto da una storia vera.
Giulio Sangiorgio

 

VENERDÌ 14 APRILE

  21.05
Via Crucis

In diretta dal Colosseo performance di Papa Francesco su testi di Anne-Marie Pellettier, studiosa di ermeneutica ed esegesi biblica. Tra i suoi studi, la donna nel cristianesimo e nella Chiesa, il rapporto tra Giudaismo e Cristianesimo e il mondo monastico. Domani alle 20.30 veglia pasquale nella Basilica di San Pietro, stay crucifixed!

 

  21.10
Totòtruffa ’62, Camillo Mastrocinque, 1961

Ci piace ricordarlo en travestie, imbroglione e spogliatoio. La maratona prosegue con: Il coraggio, Totò di notte, Totò e le donne, Totò cerca moglie.

 

  21.10
L’ultima tentazione di Cristo, Martin Scorsese, 1988

Romanzato da Nikos Kazantzakis, sceneggiato da Paul Schrader, musicato da Peter Gabriel e interpretato da Willem Dafoe, il Cristo di Martin Scorsese si fa uomo, con tutti i dubbi e le debolezze, serissimo e ubbidiente. Bellissimo David Bowie che diventa Ponzio Pilato

 

  21.15
I soliti ignoti, Mario Monicelli, 1958

E’ la giornata dedicata a Totò, qui nel ruolo di Dante Cruciani, consulente in scasso.

 

  21.20
Harry ti presento Sally, Rob Reiner, 1989

Più che il noto orgasmo al ristorante, è questa la nostra quote preferita, nel giorno di San Valentino più che mai:
Ti amo quando hai freddo e fuori ci sono 30 gradi. Ti amo quando ci metti un’ora a ordinare un sandwich. Amo la ruga che ti viene qui quando mi guardi come se fossi pazzo. Mi piace che dopo una giornata passata con te sento ancora il tuo profumo sui miei golf, e sono felice che tu sia l’ultima persona con cui chiacchiero prima di addormentarmi la sera. E non è perché mi sento solo, e non è perché è la notte di capodanno. Sono venuto stasera perché quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più presto possibile.

 

SABATO 15 APRILE

  20.30
Il re dei re, Nicholas Ray, 1961

Il kolossal religioso con Ray alla regia non rinuncia ai personaggi ribelli.

 

  21.20
Vacanze romane, William Wyler, 1953

Hollywood, alle prime trasferte interamente girate all’estero, scopre la grande bellezza di Roma, in bianco e nero. Nei titoli maccartisti il suo nome non c’è ma a sceneggiare è Dalton Trumbo, abilissimo nel rovesciare felicità e realtà.

 

DOMENICA 16 APRILE

  0-24
Riposo

I love you so much so I turn off the tv.

 

Scritto da Giusy Palumbo.