A vent’anni dal primo X-Men, Cinema Errante celebra la saga cinematografica dei mutanti Marvel con un classificone in due parti contenente tutti i film del franchise, rigorosamente in ordine dal peggiore al migliore. Tra avventure esaltanti e timeline ingarbugliate, passando per disastrosi buchi neri, ecco la panoramica completa dei film corali dedicati a uno dei gruppi supereroistici più amati di sempre. Partiamo dagli ultimi quattro in classifica.

X-Men

#7. X-Men: Dark Phoenix (2019) di Simon Kinberg

Pur non essendo un disastro, X-Men: Dark Phoenix procede stanco e raramente coinvolge, non riuscendo nel compito fondamentale che avrebbe dato forza al film: la caratterizzazione di Jean Grey, mai perfettamente a fuoco. Vengono sprecate anche idee interessanti, come la sfiducia sempre maggiore nei confronti di Charles Xavier, così come la quasi totalità dei personaggi, dagli X-Men, alle prese con cambi di umore fin troppo repentini, ai nemici, privi di caratterizzazione forte e con un obiettivo fumoso. [Pier Francesco Cantelli]

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#6. X-Men: Apocalisse (2016) di Bryan Singer

Neanche Bryan Singer riesce a limitare i danni di una sceneggiatura (scritta da Simon Kinberg, autore del deludente script di Last Stand e regista dell’altrettanto mediocre Dark Phoenix) che ricade inevitabilmente nel solito errore dei film precedenti, ovvero l’accumulo scriteriato di personaggi e storyline, su un impianto narrativo di raro piattume. La prova che non basta riempire lo schermo di supereroi provenienti dai fumetti per realizzare un cinecomic. Lo stesso pubblico non sembra aver apprezzato una simile gestione senza personalità dei protagonisti, infatti il risultato al box office è stato inferiore alle aspettative. [Davide Vivaldi]

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#5. X-Men: Scontro finale (2006) di Brett Ratner

Dopo i primi due film, un deciso passo falso. Numerose sottotrame e personaggi si accatastano rendendo troppo frammentato e privo di mordente il film. L’epica conclusione della prima trilogia ha rischiato di essere una pietra tombale per il franchise. Resta del buono nel film, grazie a quanto costruito nei film precedenti e ad alcune scene particolarmente iconiche. [Pier Francesco Cantelli]

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#4. X-Men: Days of Future Past (2014) di Byan Singer

Se l’intenzione di Bryan Singer era quella – peraltro giustissima – di mettere ordine alla timeline, unendo il cast originale a quello del prequel – precettando da quest’ultimo quasi l’intero cast e il regista Matthew Vaughn, che qui figura fra gli sceneggiatori – il risultato convince solo a metà: da un lato, il film pone rimedio alle discutibili soluzioni narrative dei capitoli precedenti, riprendendo personaggi eliminati troppo in fretta; dall’altro, ne conferma il principale difetto strutturale, cioè il numero eccessivo di personaggi che, tranne qualcuno, restano caratterizzati in maniera superficiale. [Davide Vivaldi]

QUI la classifica dei migliori film degli X-Men.

BONUS: The New Mutants (2020) di Josh Boone

Secondo il giudizio di Screen Junkies, l’apparizione di Buffy in TV è la parte più interessante del film. Come diceva Sarah Michelle Gellar, “If The Apocalypse comes, beep me!”.