5 agosto 2012. Omaggiare Marilyn Monroe, a 50anni dalla scomparsa, con un elenco di film e vicende personali sarebbe probabilmente un tributo come tanti.

L’omaggio più dolce può essere allora cercare di ricordare la donna dietro il mito.

Per farlo ci affidiamo alla prima pagina de Il Corriere della Sera La Lettura. Sarà Marylin a parlarci di sé.

A Marilyn, i Blogger Erranti.

Voglio solo essere bellissima.

E’ sempre meglio piangere in una Rolls Royce, che in un tram affollato.

Voglio essere più grande di ogni altra cosa. E’ qualcosa di prezioso.

La gente ha l’abitudine di guardarmi come se fossi uno specchio invece di una persona. Essi non mi vedono, vedono i propri pensieri indecenti, poi si mascherano di candore per chiamare me un incidente.

Amo fare le cose che i censori non vogliono lasciar passare, dopotutto per cosa siamo qui, solo per non far niente e lasciar passare tutto? Gradualmente con tristezza lascieranno cadere la censura, probabilmente non durante la mia vita.

La gente non mi vede! Vede solo i suoi pensieri più reconditi e li sublima attraverso di me, presumendo che io ne sia l’incarnazione.

Il mio sogno? Stare di fianco al mio uomo, ascoltare musica, leggere poeti, imparare a scrivere, comporre versi, i primi che mi vengono alla mente, e avere accanto qualcuno a cui farli leggere. E poi recitare cose serie, cose importanti.

Nessuno di loro aveva i miei sogni. Io non volevo altro, né uomini, né denaro, né amore. Solo recitare.

Avevo un nuovo nome, Marilyn Monroe, dovevo rinascere. E questa volta meglio di prima.

Cammino in modo sensuale? Non so, ho imparato a farlo da bambina. Da allora non ho più preso lezioni.

Non prendo il sole, voglio sentirmi bionda dappertutto.

L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che essalutamente noiosi.

Solo il pubblico può fare una star. Sono gli studios che cercano di fare un sistema al di fuori di esso.

Nessuno mi diceva mai che ero carina, quando ero piccola. Bisognerebbe dirlo a tutte le ragazzine, anche se non lo sono.

Sono stata su un calendario, ma mai in tempo.

La fama se ne andrà e addio fama, ti ho avuta! Ho sempre saputo che eri incostante.

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