Un ragazzo viene morso da un ragno, al posto di subire uno shock anafilattico guadagna incredibili super poteri. Quante volte è già stata raccontata questa storia? Molte, questa volta però il protagonista non si chiama Peter Parker, ma Miles Morales.

In Spider-Man: Un nuovo universo, film vincitore dell’Oscar per il miglior film d’animazione, è proprio Miles il protagonista. Un personaggio che frequenta i fumetti Marvel da alcuni anni ma che per la maggior parte del pubblico potrebbe risultare una novità. Miles è il cuore del film e tutti gli elementi ruotano attorno a lui: dalla notevole colonna sonora, al ritmo indiavolato degno di un adolescente. Una mossa intelligente visto che la storia a base di universi paralleli intessuta dal film potrebbe facilmente diventare caotica.

Spider-Man - Un nuovo universo

Il film d’animazione prodotto da Sony Animation è un concentrato di idee che vengono lanciate sullo schermo rapidamente una di seguito all’altra. Una tale pienezza e velocità non penalizza mai il film proprio grazie al fatto che il focus principale rimane la crescita di Miles Morales. Da questo punto di vista si può perdonare l’utilizzo di una trama molto semplice e classica che vede il gruppo di protagonisti, un insieme di Spider-Man provenienti da diversi universi paralleli, collaborare per fermare una macchina che rischia di distruggere tutto il multiverso.

Spider-Man: Un nuovo universo approfitta di questa semplicità per dare corpo ai vari e numerosi personaggi che vi si muovono all’interno. Miles Morales e Peter Parker, nell’originale ruolo di mentore disilluso e svogliato, sono quelli che hanno maggiore spazio e approfondimento. Il film riesce a rendere interessante l’intero cast dando a tutti modo di brillare, talvolta grazie ad un character design ispirato, altre volte grazie a brevi scene che ne fanno intuire un’inaspettata profondità. L’esempio più riuscito è sicuramente Aaron Davis, zio di Miles.

Spider-Man - Un nuovo universo

A rinvigorire il canovaccio narrativo ci pensa anche lo stile eccezionale, come evidenziato dai trailer che presentano la pellicola. Visivamente il film è originale e si distacca dalla maggior parte dei blockbuster d’animazione americani che tendono ad avere uno stile più omogeneo. Nei primi minuti il basso framerate delle animazioni potrebbe infastidire ma si tratta di una scelta che permette di fondere l’animazione in computer grafica a quella tradizionale e che viene ricompensata soprattutto nelle scene d’azione, dove i personaggi regalano pose plastiche degne di un fumetto.

In definitiva Spider-Man: Un nuovo universo è un film d’animazione fresco che sembra strizzare l’occhio a un pubblico di tardo adolescenti e giovani adulti più che ai bambini. E che va oltre al messaggio: “tutti possono essere Spider-Man”, dimostrando efficacemente perché l’amichevole supereroe di quartiere è uno dei personaggi di punta della Marvel e perché la storia di un ragazzo che viene morso da un ragno radioattivo continua a piacere.

Pier Francesco C.Davide V.
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