Watchmen, nuova produzione HBO, non e’ una trasposizione diretta dell’omonima graphic novel di Alan Moore and Dave Gibbons (uscita tra il 1986 e 1987) ne’ un remake seriale del film di Zack Snyder del 2009.

Watchmen, prodotta da HBO nel 2019 e in onda su Sky Atlantic, si puo’ definire un sequel, visto che riprende alcuni personaggi, temi centrali e ambientazioni della miniserie a fumetti trent’anni anni dopo gli eventi descritti da Moore, ma li sviluppa in maniera originale, dialogando sia con l’opera cult, sia con l’attualità.

Dalla graphic novel alla serie – Watchmen HBO: recensione di una serie coraggiosa

Watchmen HBO può essere vista anche da chi è digiuno del fumetto da cui e’ tratta, anche se un ripasso della storyline originale e dei suoi principali personaggi e’ necessario: le vicende della graphic novel sono ambientate in una realtà alternativa, in un 1985 in cui Stati Uniti e Unione Sovietica sono in piena guerra fredda e sull’orlo di una guerra nucleare. Alcuni supereroi come Doctor Manhattan, Rorschach, Ozymandias e Spettro di Seta saranno decisivi nel decretare le sorti dell’umanità. Il fumetto di Moore ha raggiunto lo status di classico grazie proprio al trattamento dei supereroi, non piu’ cavalieri senza macchia e senza paura ma uomini e donne profondamente umani, complicati, imperfetti, che prendono decisioni spesso controverse dal punto di vista morale.

Supereroi imperfetti – Watchmen HBO: recensione di una serie coraggiosa

Watchmen HBO riprende il tema degli eroi imperfetti e dell’ossessione della società americana per violenza e complotti e lo espande, usando la critica di Moore al topos del supereroismo per esplorare contemporanee questioni di race&gender. L’ideatore e principale sceneggiatore della serie HBO è David Lidelof, già autore dei successi di Lost e The leftovers.

In Watchmen HBO Lindelof riprende alcuni personaggi-chiave, come Doctor Manhattan, Ozymandias e Spettro di Seta, ma sposta l’azione trent’anni dopo, in un 2019 distopico in cui l’attore Robert Redford è Presidente degli Stati Uniti e il Vietnam è ormai il cinquantunesimo Stato americano. La novità più importante però è la creazione di un nuovo supereroe, anzi supereroina afroamericana, Angela Abar alias Sorella Notte. È attraverso il suo punto di vista che vediamo l’evolversi delle tensioni razziali a Tulsa, figlie di un passato mai rielaborato, e del destino di chi è ancora strettamente legato all’evento maggiore della graphic novel, l’incidente del 1985 che uccise metà della popolazione della città e ridusse alla pazzia molti dei sopravvissuti.

***ATTENZIONE SPOILERS***

Traumi e realtà – Watchmen HBO: recensione di una serie coraggiosa

È impossibile raccontare Watchmen HBO senza rivelare alcuni snodi narrativi importanti. La serie infatti si concentra su due grandi traumi: uno fittizio, quello dell’uccisione di metà New York da parte di un alieno gigante creato da Ozymandias, e uno estremamente reale, il massacro degli afroamericani a Tulsa nel 1921: il più significativo episodio di terrorismo razziale degli Stati Uniti, durante il quale la “Black Wall Street” della città fu bombardata dagli aerei e rasa al suolo dai suprematisti bianchi, con l’appoggio della Guardia Nazionale.

È sulle conseguenze di questi terribili atti e sulla mai risolta tensione tra bianchi e neri americani che si snoda il nuovo Watchmen di Lidelof, raccontando attraverso i supereroi la fascinazione per la violenza della societa’ americana e il difficile, spesso impossibile raggiungimento di una giustizia che possa servire da pacificatore sociale.

Una serie coraggiosa – Watchmen HBO: recensione di una serie coraggiosa

Watchmen HBO è bizzarra, sarcastica, con momenti spesso comici che coinvolgono soprattutto il personaggio di Ozymandias (interpretato da un bravissimo e istrionico Jeremy Irons). Non e’ perfetta, ma e’ coraggiosa: i primi dieci minuti si aprono con il massacro degli afroamericani di Tulsa nel 1921, memoria rimossa dell’America bianca che rifiuta di vedere lo spettro ancora vivo del Ku Klux Klan. Poi balza in un presente distopico e si concentra su una super eroina nera, donna poliziotto, orfana, madre di tre figli adottivi e moglie di un uomo che si rivelerà essere onnipotente, ma mai quanto Sorella Notte. Regina King è perfetta nel ruolo di una eroina che ha l’identità segreta di un personaggio blaxploitation, i riflessi e la potenza di un supereroe dei fumetti, e la profondità di una donna che cerca di ricostruire i pezzi di una memoria dolorosamente sepolta, insieme a noi spettatori.

Elena D.
8