Nel Marvel Cinematic Universe il personaggio di Spider-Man, interpretato da Tom Holland, è legato a quello di Iron Man, impersonato da Robert Downey jr, da un rapporto speciale, che nasce ancor prima dell’esordio ufficiale dell’Uomo Ragno in Captain America: Civil War, e che diviene in seguito uno dei temi principali di Spider-Man: Homecoming. Il quindicenne Peter Parker ammira Tony Stark, lo considera il suo modello e cerca di imitarlo, e il miliardario, dal canto suo, assume il ruolo di mentore del ragazzo, insegnandogli a essere un supereroe. Ma dove nasce il loro legame, e quali sono le analogie con il fumetto?

Spider-Man: Homecoming

Con un’operazione di retrocontinuity, è stato deciso che Peter Parker altri non è che il bambino con indosso la maschera di Iron Man che, cinque anni prima, viene salvato proprio dal supereroe in armatura durante l’attacco allo Stark Expo in una sequenza di Iron Man 2. È da quel momento che Tony Stark diviene l’idolo personale di Peter, che ne ammira sia la forza che la genialità, ed è in virtù di questo sentimento che il ragazzo accetta di essere reclutato nella squadra di Avengers governativi da lui riunita. Peter si ritrova così a combattere contro i ribelli guidati da Captain America, in una battaglia che segna anche la prima apparizione pubblica di Spider-Man, indossando un costume più cool ideato proprio da Stark. Dal canto suo, Tony custodisce il segreto dell’identità del nuovo supereroe tenendola nascosta anche a zia May (Marisa Tomei), nei confronti della quale sembra nutrire un certo interesse.

Nel fumetto le cose avvengono diversamente. Il primo incontro fra i due risale al 1973, ovvero dieci anni dopo il debutto cartaceo di Spider-Man, con quest’ultimo già maggiorenne e con una buona esperienza di battaglie in solitaria, e da esso nasce una collaborazione saltuaria, ma nulla di più. Le cose cambiano nel 2006, quando Tony costruisce per Peter, da circa un anno suo compagno di squadra nei New Avengers, un costume-armatura (chiamato Iron Spider Armor) con braccia meccaniche. Da quel momento l’influenza di Stark inizia a farsi sentire su Parker, il quale si fa convincere a schierarsi a favore dell’atto di registrazione dei superumani rivelando in pubblico la propria identità. Una decisione che lo porta a combattere inizialmente, durante la Civil War fumettistica, contro la fazione di Steve Rogers, ma di cui si pente dolorosamente dopo che Wilson Fisk, per vendicarsi di Spider-Man (nei comics suo nemico storico), ordina di uccidere zia May. Dopo aver preso una decisione estrema per salvare la parente, Peter cambia fazione e combatte contro lo stesso Stark, ritenendolo in parte responsabile di quanto accaduto, e abbandona il costume meccanico per tornare alle origini.

Da allora, i rapporti fra i due, benché riappacificatisi di fronte alla minaccia di un nemico comune (Norman Osborn), non sono stati così stretti come nel 2006. La versione cinematografica cerca in fondo di riproporre quel legame, anche se in maniera semplificata, con le dovute differenze soprattutto di natura anagrafica e senza le stesse tragiche conseguenze.