Nato venticinque anni fa, dalla penna di Tiziano Sclavi, Dylan Dog è il terzo fumetto più venduto in Italia, dopo Tex e Topolino. Punta di diamante del fumetto “Made in Italy”, è riuscito a catturare negli anni anche il pubblico più giovane, rivaleggiando con i colossi del manga giapponese, e del fumetto americano. Ma facciamo un passo indietro…

L’alba dei morti viventi, uscita nell’ottobre del 1986, con sceneggiatura dello stesso Sclavi e disegni di Angelo Stano, che firmerà poi tutte le copertine dal 1990 ad oggi, dà inizio alla saga e ci presenta una situazione in medias res. Troviamo il nostro eroe, affiancato dal buffo assistente Groucho, alle prese con il folle dottor Xabaras, impegnato nei suoi esperimenti sugli zombi nella scontata cittadina di Undead. Nessuna introduzione dunque, nessuna indicazione sui personaggi e sugli antefatti, nessuna spiegazione. Infatti impareremo a conoscere Dylan Dog e il suo mondo poco per volta, attraverso le sue avventure, ma soprattutto attraverso i numeri speciali (come il 100, 121, 200) , veri e propri flashback sulla vita del nostro eroe. Le avventure, apparentemente slegate fra di loro, andranno così a creare un quadro generale nel quale sarà possibile riconoscere un inizio ed una fine. Una fine sì, già scritta nel famoso numero 100 (La storia di Dylan Dog), ideale capitolo conclusivo della saga, quando un giorno non ci sarà più niente da scrivere. Troviamo poi dei piccoli nuclei narrativi, composti da due o tre numeri, usciti anche a grande distanza fra di loro, che costituiscono delle mini saghe. È il caso dei numeri 7 e 57, il ciclo del Crepuscolo, o dei numeri 81 e 127 incentrati sullo strano e dolcissimo personaggio di Johnny Freak. Infine, troviamo un gran numero di personaggi, principali e secondari, buoni o cattivi, che ritornano anche a distanza di molti numeri, ad affiancare il nostro eroe. Oltre al già citato ed inseparabile cameriere tuttofare Groucho, l’ispettore di polizia Bloch, la misteriosa Morgana, il malvagio Xabaras e lo strano gatto Cagliostro. Poi ci sono i piccoli capolavori, quegli albi che vanno a costituire la “bibliografia minima” di Dylan Dog, quei capitoli che indipendentemente dai vostri gusti, andrebbero letti. Segnalo alcuni fra i tanti come, “Attraverso lo specchio” (10), “Partita con la morte” (66), “Il lungo addio” (74), “Finché morte non vi separi” (121).

La storia di Dylan Dog (Spoiler)

Tutto comincia nel 1686 su un galeone con Dylan jr, il padre Dylan sr, famoso alchimista, e la madre Morgana alla ricerca dell’ultimo componente per sintetizzare il siero dell’immortalità, nascosto in un misterioso mollusco, che è in realtà un demone. Risvegliatosi, il demone, punisce l’alchimista per la sua sete di conoscenza, sdoppiandolo in due esseri, uno buono ed uno malvagio. Il primo sarà condannato a vivere per 666 anni su di un asteroide in una sorta di limbo, mentre il secondo Xabaras, vagherà sulla terra, temuto ed odiato da tutti. Xabaras riesce a portare il galeone a Londra e, deciso a proseguire le sue ricerche, inietta il siero alla moglie Morgana che, narcotizzata e racchiusa in una bara di vetro, lascia inabissare con la nave. Il piccolo Dylan viene condotto in orfanotrofio e qui riceve la visita del demone marino, che è in realtà il magico gatto Cagliostro, il quale lo catapulta avanti nel tempo di tre secoli, nella Londra del ventesimo secolo. Qui Dylan vive un’adolescenza indisturbata, crescendo con la famiglia adottiva, lontano dal padre e da ogni pericolo. Questo periodo della sua vita è al momento ignoto, presumibilmente sarà oggetto di numeri speciali, come il 300, di prossima uscita. Verso i vent’anni (121), Dylan si arruola nella polizia, sotto la guida del futuro amico, l’ispettore Bloch. Sono gli anni di piombo inglesi, i separatisti dell’IRA combattono la loro guerra e Londra è colpita a vari attentati. È in questo periodo che il nostro eroe conosce la bella e tenace Lillie Connolly di cui si innamora perdutamente. Ma il sogno dura poco, Lillie è in realtà una militante dell’IRA, e viene arrestata mentre cerca di portare a termine un’attentato. Lillie e Dylan si sposano, in una dimensione al limite tra il sogno e la realtà, ma lei deve morire per i suoi peccati abbandonando il suo sposo. Comincia un periodo duro per Dylan (200), alcolismo e abbandono della polizia sono solo alcuni dei problemi che dovrà affrontare. Con l’aiuto dell’amico Bloch, però, il giovane riuscirà a superare i suoi problemi e deciderà di mettersi in proprio, ottenendo la licenza di investigatore privato. Durante la sua prima indagine, incontrerà Groucho, e con lui darà il via alla carriera di indagatore dell’incubo, scoprendo che dietro all’apparenza si cela molto di più. Nel 2006, nei due numeri 241 e 242, (Xabaras! – Nel nome del padre) ha luogo lo scontro definitivo fra Dylan Dog e l’alter ego malvagio del padre. Anche questa volta il magico gatto Cagliostro viene in aiuto del nostro eroe, cancellando la memoria di quell’evento drammatico e permettendogli di tornare alla sua vita quotidiana. L’ultimo atto avrà luogo (come già detto nel numero 100) quando, trascorsi 666 anni, il padre tornerà sulla terra; per quel momento, Dylan Dog avrà finito di costruire il magico modellino di galeone, acquistato nel misterioso negozio (in realtà un portale), Safarà e, ricongiuntosi con la sua famiglia e fatta luce sul suo passato, potrà lasciare la sua professione per vivere finalmente in pace.

Curiosità

– Dylan Dog è astemio, dopo il periodo da alcolista; vegetariano, per motivi etici; ed animalista: spesso, infatti, viene affiancato da un randagio di nome Botolo.

– È universalmente conosciuto come un don giovanni, tuttavia in più occasioni Dylan dimostra di non aver dimenticato l’amata Lillie, morta o sparita nel nulla. “Continuo a cercare Lillie negli occhi di ogni donna che incontro” dirà lui stesso più avanti.

– Affiancano saltuariamente il nostro indagatore, personaggi come la sensitiva Madame Trelkovski omonima del protagonista de “L’inquilino del terzo piano” di Roman Polanski, e il nobile H. G. Welles omonimo del grande scrittore inglese, e sosia di David Niven.

– Lo stesso nome Dylan è un omaggio al poeta Dylan Thomas, Groucho è praticamente la fotocopia del celebre comico Groucho Marx, tutta l’opera è piena di citazioni, dal cinema e dalla letteratura in generale.

– La casa di Dylan Dog si trova al numero 7 di Craven Road (Craven come il regista di “Nightmare”). Esiste realmente il civico 7 di Craven Road a Londra, attualmente occupato da un ristorante italiano nel cui menu è possibile trovare il panino Dylan Dog.

– Il campanello urlante è una citazione da “Invito a cena con delitto”.

– La tipica esclamazione “Giuda ballerino!” presente sin dal primo numero, proviene da un amico di Tiziano Sclavi, il giornalista Gianluigi Gonano, e desunta dall’inglese “Jumpin’ Jehoshaphat”.

– Dylan Dog suona spesso il clarinetto per rilassarsi, eseguendo sempre e solo “Il trillo del diavolo” celebre melodia di Giuseppe Tartini.

– Il nome dell’alter ego malvagio del padre di Dylan, Xabaras è l’anagramma di Abraxas, uno dei nomi del diavolo, o meglio di una divinità gnostica.

– Il celebre maggiolone bianco, con capotte nera targato DYD 666, accompagna sempre il nostro eroe, anche se spesso lo lascia a piedi.

– Tiziano Sclavi è stato ispirato, per i disegni preliminari, dall’attore Rupert Everett, effettivamente somigliante a Dylan, protagonista di “Dellamorte Dellamore” del 1994  di Michele Soavi, ritenuto, anche se non ufficialmente, un adattamento cinematografico del fumetto.

Scritto da Leonardo Ligustri.
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