Anno nuovo, vita nuova e film nuovi. Cosa ci riserva questo 2016 cinematografico, Tarantino a parte di cui parlano già tutti? Scorrendo le uscite del 2016 compare ancora un film di Terrence Malick. Il solo fatto che ci sia conferma il nuovo trend di questo ascetico regista che una volta realizzava film ogni morte di papa, opere dalla gestazione lunghissima e meditatissima come Kubrick o Tarkovskij, mentre ora sta acquisendo un ritmo forsennato alla Fassbinder o alla Miike. Questo suo nuovo lavoro rimane ancora avvolto nel mistero, girano titoli ufficiosi, di lavoro o informali, come Lawless e Weightless, si sa che è ambientato nel Texas e che tratta di triangoli amorosi nel mondo musicale.

Grande attesa anche per i due fratelli terribili Joel ed Ethan Coen con un film dal titolo Ave, Cesare!, ambientato nel mondo dello star system hollywoodiano degli anni Cinquanta e incentrato sulla figura di un risolutore di problemi in grado di occultare ogni scandalo nascente. Ancora il sorriso di una madre sarà il soggetto del nuovo film di Marco Bellocchio, Fai bei sogni, tratto dal romanzo autobiografico del giornalista Massimo Gramellini, incentrato sul trauma delle perdita della madre in tenera età.

Anche Spielberg è un altro regista che sta avendo una periodicità annuale: la sua nuova opera, Il gigante gentile, sembra da annoverare tra le sue di taglio fiabesco, affabulatorio, tratta dal libro fantasy per ragazzi di Roald Dahl, Il GGG. E a proposito di registi con lo spiccato senso dello storytelling, anche Tim Burton sta sfornando il suo ultimo film, Miss Peregrine’s Home for Peculiar Children, tratto dal libro di Ransom Riggs.

Ci sentiamo in dovere di caldeggiare la visione di due film, già passati a vari festival, di cui si prevede l’uscita italiana. Il primo è La memoria dell’acqua del regista cileno Patricio Guzmán, che ripercorre le martoriate vicende del proprio paese, dai genocidi dei nativi a opera dei conquistadores a quello perpetrato dalla dittatura di Pinochet, iscrivendo e inglobando tutto nel principio materico dell’acqua dell’oceano, la natura idilliaca e le tragedie umane di cui è teatro. Annunciata la distribuzione italiana anche di un altro capolavoro, The Assassin di Hou Hsiao-hsien, approdo dell’autore taiwanese al genere wuxia, il cappa e spada cinese, che reinterpreta in chiave esistenzialista, storica e secondo un punto di vista femminile. Annunciato anche un film dell’altro grande regista cileno Pablo Larrain, Neruda, che tratta episodi della vita pubblica del grande poeta cileno, la sua elezione nel senato, le sue prese di posizione marxiste e la conseguente persecuzione. Un altro della galleria di ritratti cileni del regista. E, last but not least, grandissima attesa anche per Silence, l’ultima, travagliata, opera di Martin Scorsese. Tratto da un romanzo, estremamente tormentato, dello scrittore giapponese cristiano Endo Shusaku, ambientato durante le persecuzioni dei cristiani nel Giappone del Seicento, nuova espressione delle ossessioni cristologiche di Scorsese. Forse un ritorno ai fasti del regista? Lo scopriremo solo vedendo.