Natale è, per tradizione, tempo di cartoni animati. È in questo periodo che, di solito, nei nostri cinema escono i più importanti film d’animazione dell’anno, mentre i palinsesti televisivi si riempiono, a tutte le ore, di altrettanti lungometraggi disegnati. Viene da sé che anche le piattaforme di streaming offrano alcune interessanti proposte in materia.

Spaziando tra novità assolute, opere recenti e riscoperte di classici del passato, e fra titoli adatti a tutta la famiglia e un’incursione nell’animazione per adulti, Cinema Errante propone una selezione di 5 film animati recentemente inseriti nel catalogo Netflix da vedere durante le vacanze. Con la speranza che possano allietare le nostre feste e farci rivivere, magari con i nostri figli, la magia dei Natali passati, quando eravamo ragazzi e ci riunivamo davanti a uno schermo, non importa se grande o piccolo, a guardare i nostri beniamini.

Natale

Klaus, di Sergio Pablos, 2019 – 5 film d’animazione da vedere su Netflix a Natale

Primo film animato originale distribuito da Netflix, Klaus è una produzione spagnola che segna il ritorno in patria, e all’animazione tradizionale, di Sergio Pablos, artista e character design che aveva lavorato ad alcuni lungometraggi Disney negli anni ’90 ed è poi divenuto famoso come creatore del franchise di Cattivissimo me. Per il suo primo film da regista e produttore con la sua SPA Studios, Pablos sceglie una rilettura inedita delle origini di Babbo Natale, ambientando il suo racconto in un passato non troppo remoto, in una grigia isola del Nord Europa in cui regna la desolazione e l’unico sentimento conosciuto è l’ostilità reciproca. Al centro della storia, il rapporto fra Jesper, un pigro e indolente postino, e Klaus, un solitario e taciturno costruttore di giocattoli, la cui stazza e la cui barba lasciano presagire chi diventerà.

Splendidamente animato a mano con uno stile spigoloso e stravagante, memore delle trascorse esperienze del regista, e capace di bilanciare un umorismo fresco e intelligente con una commozione sincera e tipicamente natalizia, con tanto di messaggio positivo veicolato in maniera efficace, Klaus è una novità rigenerante nel panorama dell’animazione mondiale, che testimonia le potenzialità ancora da sfruttare di una tecnica ormai purtroppo poco utilizzata. Ottimo doppiaggio originale con le voci di Jason Schwartzman (Jesper), J.K. Simmons (Klaus) e Rashida Jones (la maestrina Alva).

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Angry Birds – Il film, di Clay Kaytis e Fergal Reilly, 2016 – 5 film d’animazione da vedere su Netflix a Natale

Basato sull’omonima serie di videogiochi per mobile realizzata dall’azienda finlandese Rovio Entertainment, Angry Birds – Il film è un lungometraggio in animazione 3D coprodotto dalla divisione animata della Rovio e dalla Columbia Pictures, e distribuito nelle sale dalla Sony con un ottimo successo di pubblico. Protagonista della vicenda, ambientata in un’isola popolata solo da volatili, è Red, un irascibile uccello rosso che viene condannato a prendere parte a un corso di controllo della rabbia assieme ad altri suoi simili con lo stesso problema.

Buffo e divertente, coloratissimo, scritto in maniera brillante e animato altrettanto bene, Angry Birds – Il film ha l’ambizione di raccontare il sentimento della rabbia nelle sue sfaccettature, ma non sempre raggiunge la profondità necessaria. Rimane comunque un intrattenimento molto piacevole per un pubblico di tutte le età, la cui visione è consigliabile in lingua originale per godere del lavoro sulle voci di un ottimo cast di comici, con Jason Sudeikis nel ruolo di Red e Josh Gad e Danny McBride in quelli dei suoi compagni di corso.

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Turbo, di David Soren, 2013 – 5 film d’animazione da vedere su Netflix a Natale

Produzione DreamWorks distribuita nelle sale da 20th Century Fox con modesti risultati al botteghino, Turbo è un film d’animazione 3D dal buon potenziale purtroppo sfruttato solo in parte. L’idea di base, farina del sacco di David Soren – artista canadese da anni in forza alla DreamWorks e al suo debutto alla regia – era vincente: raccontare il mondo delle corse fra lumache – competizione goliardica realmente praticata in Inghilterra – dal punto di vista dei molluschi. La vicenda personale di Theo, una giovane lumaca che sogna di diventare campione di Formula Indy, si sviluppa però in maniera prevedibile.

Se la caratterizzazione alla Fast & Furious del mondo delle corse fra lumache funziona, e il protagonista è simpatico, i comprimari sono sottotono, e il legame di rispetto reciproco fra molluschi e umani poco approfondito. Il risultato finale è un film da vedere con i bambini, forse i soli in grado di apprezzarlo fino in fondo, al di là delle intenzioni degli autori. Anche in questo caso, gran lavoro di doppiaggio di un cast di prestigio, con un notevole Ryan Reynolds come voce di Turbo.

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Fievel sbarca in America, di Don Bluth, 1986 – 5 film d’animazione da vedere su Netflix a Natale

Sbarca su Netflix il primo film con il topolino emigrante creato da Don Bluth e prodotto dalla Amblin Entertainment di Steven Spielberg, che ottenne il maggior successo al botteghino decretato fino ad allora per un lungometraggio d’animazione al di fuori della Disney. Grande classico degli anni ’80, Fievel sbarca in America rappresenta anche l’apice della parabola creativa di Bluth, un animatore di enorme talento che si era fatto le ossa alla Disney, per poi ritagliarsi il suo spazio dirigendo e producendo per tutto il decennio film animati di ottima qualità e notevole spessore drammatico.

In questo caso, siamo in presenza di un’avventura epica ambientata nel 1885 e incentrata sul piccolo Fievel Mousekewitz, figlio di una famiglia di topi ebrei in fuga dalla Russia ed emigrata in cerca di fortuna a New York. La storia è intinta nel folclore ebraico e affianca con abilità momenti spensierati ad altri di una cupezza inusitata, tipica dello stile del regista. Il giovane protagonista è accattivante e di facile identificazione per i bambini. Cast vocale sopraffino in versione originale, dove spiccano i comici del clan di Mel Brooks Dom DeLuise e Madeline Kahn e il veterano Nehemiah Persoff nel ruolo di papà Mousekewitz.

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Heavy Metal, di Gerald Potterton, 1981 – 5 film d’animazione da vedere su Netflix a Natale

Quando l’animazione occidentale osava addentrarsi in territori strettamente per adulti, nei cinema facevano capolino opere come questa, ispirata alla rivista a fumetti Heavy Metal, a sua volta versione americana della francese Métal Hurlant. Prodotto in Canada da Ivan Reitman e diretto dal britannico Gerald Potterton (già animatore su Yellow Submarine), Heavy Metal è un film antologico composto da nove episodi di genere fantascientifico e fantasy, alcuni dei quali sono adattamenti di storie a fumetti già pubblicate sulla rivista, e altri racconti originali, ma su quella falsariga.

Un misterioso oggetto sferico portatore di male, il Loc-Nar, fa da filo conduttore fra storie ambientate in mondi ed epoche differenti, che hanno in comune un uso disinvolto di violenza grafica, sesso e nudità, in pieno spirito pulp. Ogni segmento è diretto da uno studio diverso, e si passa con disinvoltura – e non senza un certo senso di spiazzamento – dal grottesco all’epico, ricorrendo spesso alla tecnica del rotoscopio. Su tutti svetta l’episodio finale, con protagonista l’iconica e sensuale guerriera Taarna, alle prese con un’orda di barbari mutanti. Un cast vocale azzeccatissimo (con il compianto John Candy che ricopre più ruoli) e un’ottima colonna sonora hard rock completano il quadro di un’opera senza precedenti, di grande coraggio produttivo e di sfrenata creatività. Chi ha amato Love, Death & Robots, che ne ripercorre in qualche modo lo stile, non può non apprezzarla.