Cartoni animati 2012: molti seguiti, alcune serie nuove e vecchie conoscenze sotto nuove spoglie. Cosa guardare e cosa lasciar passare nel mare magnum dell’animazione televisiva di questo inizio 2012? Vediamo di fare un po’ di chiarezza.

Nisemonogatari
Akiyuki Shinbo, uno dei maggiori registi contemporanei di anime, autore di opere quali Puella Magi Madoka Magica e Arakawa Under the Bridge, riprende con questo Nisemonogatari gli stessi elementi del precedente Bakemonogatari: soluzioni registiche stilisticamente eccentriche; lunghi dialoghi a strutturare una trama ben curata; inaspettati momenti di splatter e di fanservice. Un anime che non lascia indifferenti, anche se potrebbe risultare ostico ai più (soprattutto per i lunghi dialoghi).

Thermae Romae
Sei brevi episodi nei quali un architetto dell’antica Roma si ritrova catapultato in un odierno bagno pubblico giapponese, esperienza dalla quale trarrà spunto per migliorare le terme di Roma una volta tornato indietro nel tempo. La storia è puro WTF nipponico, lo stile e le animazioni sono molto particolari (i personaggi si muovono come figurine ritagliate e incollate su degli sfondi fissi, eccezion fatta per qualche sequenza d’azione), gli spunti incentrati sul confronto tra civiltà tramite un elemento comune (le terme) sono discretamente divertenti, e il tutto è, se non altro, simpatico.

Brave 10
Anime che narra le vicende di un gruppo di ninja alle prese con le guerre del periodo Sengoku (1478-1605), si gusta principalmente per le buone sequenze d’azione. Purtroppo la storia è alquanto debole, e alcuni personaggi sono francamente insopportabili nella loro monodimensionalità. Molto meglio recuperarsi e rivedere allo sfinimento quel diamante folle che è Sengoku Basara, ambientato nello stesso periodo ma molto più divertente e fuori di testa.

Aquarion Evol
Seguito del mediocre Aquarion, cartone trasmesso da MTV nel 2006, questo Aquarion Evol si pone sulla scia tracciata dal predecessore: una carrettata di stereotipi narrativi (i robottoni che salvano l’umanità; le storiacce fra i piloti; il fanservice come ragion d’essere) utilizzati in maniera talmente seria e lineare da far sorridere. Peccato però che l’anime non riesca a giocare su questi elementi per sfondare in una condizione del tipo “così brutto da esser bello”, lasciandosi invece guardare più che altro per le buone animazioni.

Last Exile: Ginyoku no Fam
Altro seguito, in questo caso del bel Last Exile del 2003, Ginyoku no Fam è ambientato due anni dopo la fine della precedente serie, da cui riprendere solo l’ambientazione. La produzione è molto curata, ma storia e personaggi non sembrano essere all’altezza dell’anime del 2003.

Napoleon dynamite
Sorta di prosecuzione animata del film del 2004, questo Napoleon Dynamite è una sorta di mischione mal dosato fra Family Guy e Beavis and Butt-head: l’umorismo è becero e di bassa lega senza essere realmente sfrontato, le situazioni grottesche non sono ben sviluppate, e i personaggi sono delle semplici bozze rispetto a quelli del film. Un cartone che mantiene ben poco dello spirito stramboide, sfigato e dolentemente alternativo dell’opera cinematografica.

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Scritto da Gualtiero Bertoldi.