Celebriamo l’8 Marzo con cinque storie militanti da vedere in streaming. Cinema Errante vi propone tre film e due serie che esplorano in modo coraggioso tematiche femministe. Buona festa della donna!

8 Marzo

Bombshell, Jay Roach, US 2019. (Amazon Prime Video)

Un film durissimo, tutto girato fra ascensori privati e scrivanie trasparenti – per mostrare le gambe – nel grattacielo newyorkese della Fox, che racconta il terremoto che ha portato alla luce nel 2016 le accuse di violenza e molestie contro il potentissimo produttore Roger Ailes. La solida sceneggiatura porta a guardare le cose dalla prospettiva complessa di alcune delle bionde anchorwomen molestate da Ailes: la prima accusatrice, interpretata da una Nicole Kidman molto efficace; la personaggia interpretata da Margot Robbie, che riassume in sé una serie delle donne che hanno denunciato Ailes; e su tutte la tormentata Megyn Kelly, una Charlize Theron nuovamente in stato di grazia. Il fatto che queste donne siano tutte privilegiate per razza e classe, solidamente repubblicane e conservatrici garantisce uno sguardo originale sulla violenza di genere e sulla rape culture con cui comunque sono costrette a confrontarsi. [Ilaria De Pascalis]

8 Marzo

Lady Bird, Greta Gerwig, US 2017. (Amazon Prime Video)

Film scritto e diretto da Greta Gerwig e interpretato da Saoirse Ronan, Lady Bird è il coming of age contemporaneo di Christine McPherson, adolescente che odia la provincia americana, sogna New York ed è in perenne conflitto con la madre. Caratterizzata dal rifiuto della sua vita quotidiana, a partire dal suo nome, e dalla ricerca di una sua identità, Lady Bird/Chirstine richiama la biografia di Gerwig ma anche l’universalità dell’archetipo della ragazza ribelle alle convenzioni e desiderosa di esprimersi a livello artistico e intellettuale, come quella Jo March che sempre Ronan porterà sullo schermo per Gerwig in Piccole Donne (2019) e di cui Lady Bird sembra l’incarnazione contemporanea. [Elena D’amelio]

8 Marzo

Strip Down, Rise Up, Michele Ohayon, US 2021. (Netflix)

Dopo un anno passato ad avere paura di corpi ed abbracci (e svariati secoli ad avere paura dei corpi e del potere erotico delle donne), vi consiglio di celebrare l’8 marzo con un viaggio in una scuola di pole-dance insieme alle donne di Strip Down, Rise Up. Il documentario segue alcune classi della scuola di pole-dance S Factor e la sua fondatrice, la ballerina e attrice Sheila Kelley. Un viaggio in un circolo di donne, tutte diverse per età, forma, corpi, storie, che si prendono per mano e cercano di liberare parti di sé tenute sotto chiave. Un inno all’esplorazione del potere erotico e del corpo in movimento e dei percorsi terapeutici inattesi in una pratica tanto vituperata. Preparate i fazzoletti, ma anche il vostro outfit più succinto, in attesa di poterci di nuovo abbracciare e ballare insieme con le amiche, con e senza pali. (Trigger warning: il documentario include storie di lutti, abuso e violenza ses-suale, disturbi alimentari e malattie). [Lucia Tralli]

Festa della Donna: Serie TV per celebrare l’8 Marzo

8 Marzo

Sweet /Vicious, US 2016-2017. (Inedita)

Serie MTV del 2016, andata in onda purtroppo solo per una stagione che si conclude però in maniera completa (ma sta per uscire un proseguimento in forma di fumetto). Creata da Jennifer Kaytin Robinson, è una riappropriazione femminista del rape&revenge in chiave di commedia. Fotografa il clima che ha condotto al #MeToo con una critica feroce all’oppressione subita dalle survivor di campus rape. È anche una female buddy comedy come se ne vedono poche. [Sara Mazzoni]

8 Marzo

Unbeliavable, US 2019. (Netflix)

Come ci è capitato di dire in passato, si tratta di una serie di grande potenza, che sottolinea la diversa prospettiva assunta dalle persone di fronte alla violenza di genere in base a una serie di posizionamenti ideologici inconsapevoli. Non si deve essere crudeli per non credere a chi denuncia uno stupro, ma è facile diventare parte del meccanismo che fa prosperare la cultura dello stupro (e la Rai recentemente si è posta proprio in questa posizione). La serie, invece, abbraccia con grande efficacia l’idea che sia invece possibile uscire da questa prospettiva, e andare oltre gli automatismi mentali, riconoscendo la violenza di gender e come essa si eserciti anche in condizioni apparentemente inaspettate. Soprattutto, lo fa mantenendo la durezza necessaria, ma senza mai indulgere in nessuna pornografia della violenza né semplificare la scrittura attraverso l’uso di stereotipi. [Ilaria De Pascalis]

Bonus: Sciopero globale femminista e transfemminista
Festa della Donna: Film e Serie per celebrare l’8 Marzo

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8 Marzo