Quanto tempo è passato dagli ultimi Pride in presenza? A pensarci bene sono trascorsi due anni dai festeggiamenti per i 50 anni di Stonewall, un lasso di tempo inimmaginabile in cui il nostro desiderio di convivialità è aumentato sempre di più. Per fortuna i presidi di quest’anno offrono occasioni importanti di confronto e riflessione, mai come ora fondamentali per sostenere i diritti di tutt* e rivendicare la laicità dello stato. Cinema Errante vi invita a celebrare l’importanza dei Pride attraverso i suoi tipici consigli di visione in streaming: quattro storie di coraggio e liberazione utili per tornare a marciare con l’immaginazione e immergersi nello spirito del Pride Month. #DDLZanSubito

migliori film del 2017

120 Battiti al minuto (Prime Video)
4 storie di Pride per celebrare i moti di Stonewall

120 Battiti al minuto racconta le battaglie di Act-Up a Parigi nei primi anni ‘90. Le storie del gruppo di attivist* ci immergono in un momento in cui di HIV e AIDS si sapeva poco, e se ne parlava ancora meno, secondo politiche reazionarie che moltiplicavano i contagi. Il film getta una luce sulle complessità strategiche ma anche sulla problematicità degli interessi delle case farmaceutiche, raccontando da vicino la quotidianità dei militant*, in alcuni casi giovanissim*. Il sesso e le campagne per la visibilità, il divertimento e la lotta anche violenta per reclamare l’impegno pubblico e collettivo per la sopravvivenza si intrecciano in un film commovente e forte, che riesce a restituire in modo sorprendente la carnalità della vita e quella che in quel momento era l’esperienza del contagio e della malattia. [Ilaria De Pascalis]

Pride

Le Fate Ignoranti (Tim Vision/Infinity)
4 storie di Pride per celebrare i moti di Stonewall

Del film di Özpetek ricordiamo il cast impeccabile, le polpette di Margherita Buy e la musica dei Tiro Mancino nei credits finali. Ed è proprio ai titoli di coda che oggi va la nostra attenzione: chi si ricorda l’home movie girato dal cast in occasione del World Pride di Roma? Sono immagini importanti che mostrano Stefano Accorsi, Serra Yilmaz, Filippo Nigro, Luca Calvani e altri membri della troupe partecipare a una delle manifestazioni più rappresentative della storia del nostro pese. Come scrive Sciltian Gastaldi su il fatto quotidiano: quell’evento politico ha svolto per l’Italia Lgbt la funzione che la rivolta di Stonewall sancì per la storia del movimento gay americano. In quest’ottica i credits de Le Fate Ignoranti acquisiscono una valenza politica potentissima che si aggiunge al già riconosciuto valore simbolico di essere stato il primo film italiano di successo mainstream a tematica queer. In attesa della serie tv, il film ha da poco spento le sue prime 20 candeline. [Giacomo Brotto]

Pride

Pride (Prime Video)
4 storie di Pride per celebrare i moti di Stonewall

Film che ci immerge nell’atmosfera di lotta sociale che ha accompagnato la Gran Bretagna dei primi anni ‘80, Pride propone un equilibrio perfetto fra posizioni politiche e identificazione, fra emozioni e interpretazione di un momento culturale complesso. L’epica resistenza del sindacato dei minatori, destinato a venire sconfitto dal neoliberismo di Margaret Thatcher, si intreccia in modo insospettato con un gruppo di militant* LGBT che ruotano attorno alla libreria londinese Gay’s the World e danno vita al movimento Lesbians and Gay Men Support the Miners. Accompagnato da una colonna sonora potente e da interpretazioni di attor* eccezionali, il film è un capolavoro di commozione e battaglia politica, sempre in equilibrio fra rabbia e gioia. [Ilaria De Pascalis]

Pride

Sense8 (Netflix)
4 storie di Pride per celebrare i moti di Stonewall

Una delle tante puntate rimasta nel cuore del fandom di Sense8 è la sesta puntata della seconda stagione, la puntata del Pride di São Paulo. Dopo una vita passata nell’armadio, un fidanzato segreto, Hernando, e una fidanzata di facciata, Daniela (poi diventata coinquilina e parte di una sorta di trio), l’attore macho di film d’azione Lito (uno dei Sensates protagonisti), decide di rischiare la propria carriera pur di non perdere l’amore della sua vita e fare coming out. Tuttavia, pur convinto della propria decisione, il colpo per la sua immagine sembra essere tremendo, finché non riceve l’invito per fare il Gran Marshall per il pride brasiliano. Ed è proprio nell’accoglienza calorosa dei suoi fan e del Pride che arriva per Lito il momento della vera liberazione, il momento in cui, abbandonata ogni remora, decide di buttarsi e condividere con il mondo tutto il suo amore per Hernando. “I am a gay man” urla dal carro del Pride, con sempre più forza, con quella teatralità così tipica del suo personaggio e così coinvolgente per chi guarda. Il Pride di Sense8 è prendere coraggio ed essere se stessi in mezzo a chi sa cosa voglia dire, è una gioiosa bolgia arcobaleno – di corpi, sorrisi, desideri e baci – che riempie gli occhi e il cuore di contentezza queer. [Lucia Tralli]

Presidi Onda Pride
4 storie di Pride per celebrare i moti di Stonewall

Dalla Toscana alla Sicilia, l’elenco dei prossimi presidi in programma è disponibile sul sito di Onda Pride. Nel frattempo torniamo a Sense8 e ascoltiamo lo splendido monologo di Nomi (Jamie Clayton) sull’importanza della parola Orgoglio.