Mia Madre: la recensione
Nanni Moretti torna al cinema con Mia madre, film che conferma la vena sotto certi aspetti più compatta e tradizionalista seguita dall’autore a partire da La stanza del figlio, ma che allo stesso tempo non abbandona i riferimenti autobiografici. Moretti, infatti, racconta della morte di una madre, basandosi su appunti e impressioni prese durante lo […]
Maraviglioso Boccaccio: la recensione
Reduci dal meritato successo di Cesare deve morire, i Fratelli Taviani scelgono di affrontare il Decameron di Giovanni Boccaccio; facendolo, sembrano cadere vittime di un certo timore reverenziale, o della troppa prudenza. Le 5 novelle scelte, infatti, vengono trattate in maniera onesta e impeccabile quanto fredda e didascalica, priva di guizzi, e che finisce anche […]
The Repairman: la recensione
The Repairman è il primo lungometraggio di Paolo Mitton, regista italiano già tecnico degli effetti speciali per grandi produzioni come Troy e Harry Potter. Molto più piccola è la storia che Mitton ha scelto per firmare il suo esordio nel cinema lungo. The Repairman è la storia di Scanio, trentenne piemontese con alle spalle studi […]
Italiano medio: la recensione
Per il suo esordio cinematografico, Italiano medio, Maccio Capatonda riprende il tema alla base dell’omonimo finto trailer di qualche anno fa, per trasporre su grande schermo i personaggi e le gag che lo hanno reso famoso sul web, in TV e in radio, in un film di cui è regista, sceneggiatore e interprete principale. Operazione […]
Hungry Hearts: la recensione
Dopo l’interessante e riuscito La solitudine dei numeri primi, Saverio Costanzo fa decisamente un bel passo indietro con la sua ultima fatica Hungry Hearts, presentato in concorso all’ultimo festival di Venezia, dove si è portato a casa le due Coppe Volpi grazie alla coppia di protagonisti: l’intensa Alba Rorhwacher e il monocorde Adam Driver. Il […]
Il ragazzo invisibile: la recensione
Gabriele Salvatores sembra avere come obiettivo e come trait d’union della sua filmografia, in particolare da Nirvana in poi, quello di adattare al nostro cinema e al nostro immaginario approcci più internazionali e generi più variegati. Non fa eccezione Il Ragazzo Invisibile, cioè -escludendo qualche tentativo artigianale realizzato tra gli anni settanta e gli ottanta […]