Un Été Brûlant: la recensione
Cosa resta se oggi sia l’arte che la politica sono diventate inaccessibili? Resta l’amore, certo, ma è sempre più sfuggente. È ancora possibile parlare dell’amore, comunicarlo? O anche il linguaggio amoroso ha perso significato, come già l’arte e la politica? Non è il cinema o la pittura a salvare la coppia composta da Frédéric (Louis […]
Assayas in 4. Carlos: la recensione
Presentato Fuori Concorso al Festival di Cannes nel 2010, Carlos è una miniserie televisiva in tre puntate diretta dal regista francese Olivier Assayas. Racconta la vita del terrorista venezuelano Ilich Ramírez Sánchez, detto Carlos, coprendo un arco temporale che va dal 1973 al 1994. Carlos rappresenta probabilmente il progetto più ambizioso mai portato a termine […]
Adieu au langage: la recensione
La dialettica tra Natura e Metafora, tra Biologia e Cultura (o Storia), ha sempre caratterizzato il cinema di Jean-Luc Godard. In Notre musique viene spiegato cos’è il Reale e cos’è l’Immaginario attraverso un esempio. Due uomini si trovano a Elsinore di fronte a un castello. Il primo guarda il castello senza particolare emozione, ma quando […]
Assayas in 4. Fin août, début septembre: la recensione
Una storia sentimentale semplice ma ricca di sfumature suddivisa in sei capitoli, un quartetto di personaggi principali piuttosto ordinari, intorno alla trentina, un’ambientazione fatta di luoghi della quotidianità (una camera da letto, un ufficio, un bar, un treno…), uno stile registico aderente al vero, che privilegia la luce naturale e prevede un ampio uso della […]
Due giorni, una notte: la recensione
Due giorni una notte è l’ultimo film dei fratelli Dardenne e narra la storia di Sandra, interpretata da Marion Cotillard, giovane madre belga appena licenziata in seguito ad una votazione aziendale nella quale veniva chiesto ai dipendenti di rinunciare al proprio bonus di1000 euro per mantenere Sandra in azienda. Una prima votazione sembra sancire definitivamente […]
Assayas in 4. Irma Vep: la recensione
Irma Vep (1996) è un elegante esempio di metafilm, con il quale il regista Olivier Assayas riflette sullo stato del cinema di allora, in rapporto a quello di altre epoche e generi, attraverso la vicenda di una star di Hong Kong (un’autoironica Maggie Cheung nella parte di sé stessa) che viene ingaggiata da un cineasta […]