Horror Ketchup – La vergine di Dunwich: la recensione
Non è sempre la somma che fa il totale. La vergine di Dunwich, infatti, aveva nel 1970 più d’una ragione per affermarsi come un horror d’effetto: la derivazione letteraria da un gigante come Lovecraft (il racconto L’orrore di Dunwich), la produzione di Roger Corman e la regia del suo scenografo di fiducia, quel Daniel Haller […]
The Walking Dead 4×16: la recensione
Il finale della quarta stagione di The Walking Dead si intitola A – quasi a voler segnare, infine, un nuovo inizio – ed è diretto da Michelle MacLaren e scritto da Scott M. Gimple e Angela Kang. Un cancello si apre, è quello della prigione: l’episodio si apre infatti con un flashback (il primo di […]
The Walking Dead 4×15: la recensione
Dopo il destabilizzante The Grove, tutto incentrato sui drammatici risvolti nelle vicende di Carol e Tyreese, The Walking Dead torna sulle rotaie verso Terminus e lo fa seguendo, da una parte, l’improbabile gruppo di Glenn e Tara in cerca di Maggie, e dall’altra la momentanea convivenza di Daryl con la gang di Joe. Perché gli […]
The Walking Dead 4×14: la recensione
The Walking Dead recupera finalmente il suo ritmo con The Grove. Episodio tra i più pessimisti e disturbanti di sempre, ha per protagonisti Carol, Tyreese e le loro “figlie acquisite” Mika e Lizzie. Dopo Still e Alone, due unità narrative focalizzate sulle vicende individuali dei gruppi di sopravvissuti, gli unici a mancare all’appello erano proprio […]
The Walking Dead 4×13: la recensione
L’episodio 4×13, Alone, diretto da Ernest Dickerson e scritto da Curtis Gwinn, abbandona i ritmi lenti del precedente Still, per recuperare la struttura a blocchi narrativi di Claimed. Di questo nuovo episodio si salva purtroppo (e ancora una volta) ben poco: stucchevole è la canzone pop-rock che apre e chiude circolarmente la narrazione; stucchevoli sono […]
The Walking Dead 4×12: la recensione
Il dodicesimo episodio della quarta stagione di The Walking Dead si intitola Still. Il titolo ha un significato ambivalente: può significare “fermo, immobile”, “ancòra” e anche “distilleria”. Il gioco di parole nasce dall’ambientazione della puntata, che si svolge parzialmente dentro a una baracca dotata di distilleria clandestina, in puro stile redneck. È probabilmente involontario, invece, […]