Bone Tomahawk: la recensione
L'esordio di S. Craig Zahler bilancia splatter e dialoghi estenuanti in un equilibrato western horror.
La canzone perduta: la recensione
La canzone perduta di Erol Mintas è un racconto minimale, sensibile, che richiede una visione attenta per non dissipare, come polvere nel deserto, i frammenti di una storia che sembra trattenere l’emozione di tante storie.
The Final Girls: la recensione
The Final Girls con Taissa Farmiga è una commedia horror che gioca coi canoni del genere senza graffiare.
Creep: la recensione
Come da titolo, Creep di Patrick Bryce si prefigge di dare i brividi. Ci riesce, con pochissimi mezzi; lo fa puntando più sull’inquietudine che sull’effettivo spavento; non raggiunge elevate temperature d’emozione, ma funziona nella propria combustione lenta, con la scaltra aggiunta di una miriade di depistaggi e di un paio di colpi di scena ben assestati.
It Follows: la recensione
It Follows di David Robert Mitchell ricorre massicciamente a tutte le astuzie della regia di genere (zoom in, fuori fuoco, camera fissa) per valorizzare l'idea dello "stalker d'oltretomba". Pur pasticciando un po' a due terzi dell'opera, è un horror dalla tensione sfiancante.
I 10 migliori horror del 2015 che non ci hanno fatto vedere
I migliori horror del 2015 non distribuiti in Italia. In attesa del lodatissimo It Follows, andiamo alla scoperta della top 10 dell'anno, che include tra gli altri il docu-horror The Nightmare, il divertente What We Do In The Shadows ed il riuscito horror vintage We Are Still Here.
A testa alta: la recensione
Il film di Emanuelle Bercot prova a raccontare un caso di rabbia giovane, valorizzando l'interpretazione sanguigna di Rod Paradot, ennesimo ragazzo selvaggio del cinema francese, entro un romanzo di formazione un po' convenzionale.
La legge del mercato: la recensione
Essenziale e scabro, quasi respingente, La legge del mercato di Stéphane Brizé riesce a evitare di fare sociologia spicciola per immagini grazia all'intensa umanità dell'interpretazione di Vincent Lindon e un cast di attori non professionisti.
Mustang: la recensione
Mustang di Deniz Gamze Ergüven alterna il passo lieve del sogno proibito con l’opprimente claustrofobia del realismo d’interni.
600 millas: la recensione
Niente fuochi d’artificio, ma poche cartucce ben assestate nel minimale thriller d’azione "600 millas", debutto del messicano Gabriel Ripstein.
Ritorno alla vita: la recensione
Dell’ultimo Wim Wenders sono assodate due cose: che la strada più promettente della sua maturità sia il documentario, come attesta il recente Il sale della terra; che il maestro tedesco stia sviluppando una particolare predilezione per l’uso del 3D, ben valorizzato in Pina e ulteriormente esplorato nel film collettivo Cattedrali della cultura. Ritorno alla vita, […]
Enemy: la recensione
Caos è ordine non decifrato, recita l’epigrafe di Enemy. E tanto c’è da decifrare nello psico-thriller di Denis Villeneuve, che nella nebbia ocra di Toronto ambienta un’enigmatica vicenda dai contorni sfumati, adattando il romanzo di Josè Saramago L’uomo duplicato: senza duplicarlo, adattandolo con originale vigoria visiva. Il professore di storia Adam Bell (Jake Gyllenhaal), un […]