Da tre anni a questa parte, fra Halloween e Natale si è inserita la distopica ricorrenza degli Hunger Games, i cui capitoli cinematografici arrivano nelle sale di tutto il mondo con cadenza annuale, verso la fine di novembre. In occasione dell’uscita del terzo film, Il Canto della Rivolta – Parte 1, Gadgetopolis vi offre un ricco arsenale di abiti, oggetti e decorazioni per alimentare la fiamma della ribellione contro Capitol City. Every revolution begins with a spark, e in questo nuovo capitolo la Ragazza di Fuoco Katniss Everdeen farà divampare fior di incendi nell’intera Panem.

A fare la parte del leone, metaforicamente parlando, è ovviamente alla ghiandaia imitatrice, la Mockingjay del titolo originale inglese, simbolo della rivolta poi personificato da Katniss. In suo onore si trovano gadget ornitologici di ogni genere, dai fermalibri alle decalcomanie da muro, dai ciondoli all’ormai celeberrima spilla indossata dalla protagonista.

Gli articoli per la casa spaziano dai saggi adesivi per computer portatili (“Screw calm and stay alive”), sempre a tema ghiandaia, ai sottobicchieri fatti con pagine dei libri e alle ghirlande celebrative certamente più originali del classico agrifoglio natalizio.

Chi sogna l’intraprendenza e l’inventiva dei Tributi ma non vuole rinunciare alla praticità di uno smartphone tuttofare potrà puntare su una cover con una delle citazioni più celebri della saga o un omaggio a uno dei protagonisti.

Abbondano anche i capi d’abbigliamento a tema, dalle canotte più trendy per allenarsi in palestra ai calzettoni per proteggersi contro il freddo delle notti nell’arena e a curiosi ibridi informi tuta-coperta-saio anti-Peeta (“Gluten-free kisses only!”).

Chi invece stravede per il dolce fornaio potrò esprimere la propria passione in mille modi diversi, dal tenero cuscino-cartoon alle allusive mutande “Team Peeta – A sensitive soul… with hot buns”, passando per la borsa di tela “I love the boy with the bread” e omaggiando le doti culinarie del giovane Mellark con lo stampino per biscotti (a forma di ghiandaia, ça va sans dire).

Chi sente la mancanza della leggendaria barba di Seneca Crane potrà poi riportarne in auge la silhouette con Lego, bicchieri, tazze e modelli per realizzarne una versione indossabile.

Chiudiamo la rassegna con un tributo al capo degli Strateghi subentrato a Seneca, Plutarch Heavensbee, a cui il compianto Philip Seymour Hoffman dona una profondità che si svela appieno in questo terzo capitolo. Chi volesse omaggiarne il personaggio potrà puntare sull’orologio da taschino descritto nei libri, in attesa di scoprire perché “Not everyone who grows up in the Capitol is a bad person“.

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