Cinema Errante Awards, i premi dedicati al meglio del cinema, della musica e delle Serie TV 2012.

Otto giorni di awards, 12 categorie, 60 candidati, 1 solo obiettivo: combattere slealmente per la Bussola d’Oro. Il riconoscimento di quest’anno, ispirato alle monete dei banchetti (un cerchio di cioccolata mangiucchiato all’interno e un’irremovibile pellicola dorata all’esterno), è stato reallizzato da un’equipe di designer newyorkesi. Falso. Qualche minuto di Illustrator e via. E la Bussola d’Oro va a…

 

 

Per la categoria Miglior Film, si porta a casa la bussola d’oro Django Unchained di Quentin Tarantino. Sceneggiatura impeccabile, regia anche, scene memorabili, grandi prove degli interpreti, grande senso della narrazione e citazioni mai inutili e pesanti. Anche quando si intravedono ombre di manierismo avvicinarsi, è sempre un fottuto grande cinema! Per i nostri lettori la D è muta.

La bussola d’oro alla Miglior Regia va a… Quentin Tarantino per Django Unchained. Tarantino stravince anche dietro alla macchina da presa, e regala momenti di altissimo cinema anche questa volta, nonostante qualche ombra di manierismo inizi a farsi intravedere tra le pieghe della narrazione. Livelli spesso eccelsi, in un film emotivamente e sentimentalmente più caldo della media tarantiniana.

Vince la categoria Miglior Film Fumetto e Animazione, Il Cavaliere Oscuro – Il ritorno di Christopher Nolan. Un premio-tributo alla trilogia che ha rilanciato l’icona dell’uomo pipistrello e alzato l’asticella del cinecomic. Oscuro e metaforico, ricco di riferimenti all’attualità, non manca di epica.

 

La Bussola d’Oro come Miglior Attore va a Leonardo DiCaprio per Django Unchained, il nostro premio alla carriera 2012. Francofilo (ma guai a parlargli in francese) e con un debole per la lotta mandingo, il cattivo Calvin Candie deve il suo fascino sadico al viso candido e barbuto di Leonardo DiCaprio. Se agli inizi aveva la nostra curiosità, adesso il ragazzo di L.A. ha tutta la nostra attenzione. Anche per lui, la D è muta.
* Inutile aggiungere che Cinema Errante aderisce alla campagna “Leonardo DiCaprio merita di vincere l’Oscar“.

Emmanuelle Riva si aggiudica il premio di Miglior Attrice per Amour. Per la commovente immersione nel dolore, tutto il vostro amore a Emmanuelle Riva.

Miglior Sceneggiatura? Vince lo script di Moonrise Kingdom di Wes Anderson e Roman Coppola. Amore e anticonformismi, ragazzini strambi che fanno gli adulti e adulti che sembrano ragazzini. Sarà anche vero che, come dicono I Cani, nei film di Wes Anderson “i cattivi non sono cattivi”, ma testardi egoisti sì, eccome. La risposta è nella ribellione di una fuga, in un crescendo di situazioni che smascherano l’assurdità di ossessioni istituzionali e diffondono solidarietà. La scrittura è un tutt’uno con l’aspetto visivo, come dimostrano gli stralci di sceneggiatura diffusi online, che potete trovare QUI.

 

La quinta stagione di Breaking Bad si aggiudica la Bussola d’Oro come Miglior Serie TV. Perché il cerchio si stringe inesorabilmente e perché un sempre più epico Bryan Cranston ci mostra che il lato oscuro di Walter White non ha eguali. Do you really want to live in a world without Coca Cola? Per i nostri lettori la risposta è NO.

Tame Impala – Lonerism è il Miglior Album. Al secondo disco la band (solo sul palco) di Kevin Parker conferma quanto di buono fatto all’esordio ed è subito Bussola d’Oro. Indie goes mainstream, il che significa in soldoni canzoni che passano addirittura alle radio commerciali. Schifati? Tutt’altro, dato il ben di dio che ci viene proposto dagli australiani. La ricetta (aggiornata) unisce ai Beatles/John Lennon certi sapori anni 70 (Todd Rundgren, Pink Floyd) e partorisce un pezzo come Feels like we only go backwards, che avrebbe potuto essere singolo dell’anno anche nel 1967 e non solo nel 2012.

 

Miglior Nudo 2012: Juno Temple in Killer Joe. “Ho sentito che parlavate di uccidere mamma. Sì, è una buona idea!“. All’innocenza perversa di Juno Temple va l’ammirazione dei lettori.

Il Miglior Combattimento è Lotta fra Mandingo di Django Unchained. Omaggiando il Mandingo originale di Richard Fleischer, il cinefilo citazionista Tarantino dà vita ad un crudele combattimento gladiatorio fra maschi dalla pelle d’ebano, in cui solo il più feroce e determinato avrà la meglio. Lo spettacolo piace.

Il nuovo amico di Robert Pattinson (aka Peggior Attore) è Josh Hutcherson in Hunger Games. La stessa figura di un manichino da discount, con faccia basita sia nelle vesti di tronista che di macchina omicida. A lui va il WTF dei nostri lettori.

Per gli amanti del villo, Christoph Waltz vince Miglior Barba (On & Off Screen) per Django Unchained. La barba di Christoph Waltz vi piace così, argentata e sporca di sangue.

That’s all. Grazie e all’anno prossimo!

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