Dedicata a chi segue orari regolari, non soffre di insonnia e la mattina punta la sveglia, ecco IN ORARIO, la guida ai film da non perdere in onda sulle reti free in prima serata o, in casi estremi, in seconda. Because the night…we sleep!

Lunedì 28 gennaio

h 21.01 IRIS Il laureato, Mike Nichols, 1967

Generazionale ed epocale, come la colonna sonora di Simon And Garfunkel, da Sound Of Silence a Mrs. Robinson. Hey hey hey, qualcuno stasera potrebbe commuoversi.

h 21.15 RAIMOVIE Appuntamento per una vendetta, Burt Kennedy, 1969

Western senza nerbo ma con Robert Mitchum.

Martedì 29 gennaio

h 21.10 RAIMOVIE Dieci inverni, Valerio Mieli, 2009

Totalmente “anti-colpo di fulmine” l’educazione sentimentale di Mieli è una storia d’amore ibernata tra Venezia , insolita senza turisti, e Mosca, esotica e frenetica, nell’arco di dieci inverni. In epoca di mocciosi sopra il cielo e vampiri crepuscolari, rischia di sembrare un capolavoro.

h 21.10 RAI4 Blind, Sang-hoon Ahn, 2011

Una studentessa scompare, assistono in due, una ragazza cieca e un ragazzo, con due versioni totalmente diverse dell’accaduto. Il thriller sembrerebbe facile eppure il regista coreano ci suggerisce di non farci ingannare da quello che vediamo e noi, confusi e felici, lo ascoltiamo.

h 21.15 RAI5 Alla scoperta di Charlie, Mike Cahill, 2007

King of California, il titolo originale, anticipa sia la location che l’atmosfera magica del film, sospesa tra sogno (americano) e utopia. Produce Alexander Payne (Sideways).

Mercoledì 30 gennaio

h 21.10 RAI 4 Quiz show, Robert Redford, 1994

La vita è tutto un quiz? Nella pellicola di Redford ispirata ad una storia vera, pare di si.

h 21.15 RAIMOVIE The Road, John Hillcoat, 2009

Le strade di celluloide, si sa, sono diverse da quelle di carta ma John Hillcoat non tradisce Cormac McCarthy (suo l’omonimo romanzo ispiratore) nel portare “il fuoco”. Nick Cave in colonna sonora fa il resto.

Giovedì 31 gennaio

h 21.10 LA7D Fur. Un ritratto immaginario di Diane Arbus, Steven Shainberg, 2006

Ha presente Diane Arbus? Una grande fotografa americana. Lei fotografa nani, giganti, mostri. Foto davvero “umane”. Domanda, in Holy Motors, l’assistente del fotografo al signor Merda e lui le stacca le dita con cui ha mimato le virgolette. Questo per dire che Shainberg è andato fuori tema e che Nicole Kidman (nel ruolo di Diane Arbus) ha troppe dita.

Venerdì 1 febbraio

h 21.00 RAISTORIA Il caso Mattei, Francesco Rosi, 1972

Io accetto un film o non lo accetto in funzione della mia concezione del cinema. E non si tratta qui di dare una definizione del cinema politico, cui non credo, perché ogni film, ogni spettacolo, è generalmente politico. Il cinema apolitico è un’invenzione dei cattivi giornalisti. Io cerco di fare film che dicano qualcosa sui meccanismi di una società come la nostra, che rispondano a una certa ricerca di un brandello di verità. Per me c’è la necessità di intendere il cinema come un mezzo di comunicazione di massa, così come il teatro, la televisione. Essere un attore è una questione di scelta che si pone innanzitutto a livello esistenziale: o si esprimono le strutture conservatrici della società e ci si accontenta di essere un robot nelle mani del potere, oppure ci si rivolge verso le componenti progressive di questa società per tentare di stabilire un rapporto rivoluzionario fra l’arte e la vita.

Gian Maria Volonté

h 22.45 RAIMOVIE Ladybird Ladybird, Ken Loach, 1994

Che cos’è una buona madre? Chi ha il diritto di stabilire chi lo sia? Ci chiede Ken Loach, nel suo ritratto crudo e violento di Maggie (premio alla Berlinale del ’94 a Crissy Rock, da comedian a proletaria londinese). Se questo è welfare, anche una filastrocca può essere disperata.

Ladybug, ladybug,
Fly away, do,
Fly to the mountain,
And feed upon the dew,
Feed upon the dew
And sleep on a rug,
And then run away
Like a good little bug.

Sabato 2 febbraio

h 22.50 RAIMOVIE Uomo bianco va’ col tuo Dio! Richard C. Sarafian, 1971

Man in the wilderness, il meno delirante titolo originale, ci parla di un uomo e della sua solitudine epica nelle terre selvagge.

Domenica 3 febbraio

Riposo.

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Scritto da Giusy Palumbo.