Herbert Lom, attore originario della Repubblica Ceca, noto soprattutto per il personaggio del nevrotico ispettore Dreyfus, nemesi dell’imbranato ispettore Clouseau nei film de La Pantera Rosa di Blake Edwards, è morto a Londra il 27 settembre scorso, alla veneranda età di 95 anni.

Nato a Praga nel 1917, con l’aristocratico quanto impronunciabile nome di Herbert Karel Angelo Kuchachevic ze Schluderpacheru, esordì nel cinema in patria, all’età di vent’anni, ma nel 1939, in seguito all’invasione nazista, si trasferì in Gran Bretagna, che divenne subito la sua terra d’adozione. Nel cinema britannico fu impiegato inizialmente per ruoli dalla marcata connotazione etnica, che ne sfruttavano il volto dai tratti levantini e l’innato carisma, come quello di Napoleone in The Young Mr. Pitt (1942) di Carol Reed o quello dello psichiatra in Settimo velo (1947) di Compton Bennett, o più semplicemente nella parte del cattivo straniero, come ne I trafficanti della notte (1950) di Jules Dassin o in Segreto di stato (1950) di Sidney Gilliat. Nel 1948 ottenne il suo primo ruolo da protagonista, l’unico per molti anni, nella parte di due gemelli trapezisti nel thriller Dual Alibi, per la regia di Alfred Travers.

Fu nel 1955, grazie al regista Alexander Mackendrick, che Lom scoprì di possedere un elegante talento comico, interpretando uno spietato gangster nel classico della black comedy La signora omicidi, che segnò, tra l’altro, l’incontro con Peter Sellers. A fianco di quest’ultimo, l’attore ceco diede vita al suo personaggio più famoso, l’irascibile e pazzoide ispettore Charles Dreyfus, principale cattivo della serie di film de La Pantera Rosa, diretta da Blake Edwards. Apparso per la prima volta nel secondo capitolo della saga (Uno sparo nel buio, 1964), Dreyfus impersona il diretto superiore, nonché arcinemico, dell’incapace ispettore Jacques Clouseau di Peter Sellers, che con le sue scempiaggini lo conduce sempre più verso la follia. Lom interpretò il personaggio in tutti i film successivi, ben sette, fino all’ultimo, Il figlio della Pantera Rosa (1993), in cui se la vede con l’altrettanto clownesco figlio di Clouseau, che ha il volto di Roberto Benigni. Il migliore della serie resta, però, La Pantera Rosa sfida l’ispettore Clouseau (1976), in cui Dreyfus, ormai completamente impazzito, si trasforma in un supercriminale intenzionato a distruggere il mondo, pur di eliminare l’odiato ispettore.

In contemporanea con le sue caratterizzazioni comiche, Lom continuò ad apparire in vari film di altro genere, soprattutto storico: Guerra e pace (1956) di King Vidor, dove fu di nuovo Napoleone; Spartacus (1960) di Stanley Kubrick, nella parte del capo dei pirati cilici; El Cid (1961) di Anthony Mann, in quella del capo dei Mori. Ma, a partire del 1962, con il ruolo da protagonista ne Il fantasma dell’opera diretto da Terence Fisher, Lom fu lanciato come nuova star del cinema horror britannico, sfruttandone ancora una volta la presenza sinistra e minacciosa per ruoli da sanguinario assassino. In quest’ottica si collocano le sue interpretazioni in opere quali I terrificanti delitti degli assassini della via Morgue (1971) di Gordon Hessler, La morte dietro il cancello (1972) di Roy Ward Baker o il violentissimo La tortura delle vergini (1970) di Michael Armstrong.

Intorno agli anni Ottanta, ormai anziano, l’attore diradò le sue apparizioni cinematografiche, sempre prediligendo il genere comico (Mio papà è il papa, 1991, di Peter Richardson, nella parte di un boss mafioso) e horror (La zona morta, 1983, di David Cronenberg, nella parte di un neurologo; La setta, 1991, di Michele Soavi, in quella di un leader satanista). Artista poliedrico, scrisse anche un paio di romanzi storici, uno incentrato sul drammaturgo Christopher Marlowe, l’altro sulla Rivoluzione Francese.

Fu un interprete dotato di straordinario magnetismo, per la sua capacità di provocare nello spettatore sentimenti di natura completamente opposta: buffo, ilare, quasi un cartone animato vivente nella commedia, inquietante nel dramma, ovunque sia passato Herbert Lom ha sempre lasciato il segno.

Continua a errare su Facebook e Twitter per essere sempre aggiornato sulle recensioni e gli articoli del sito.