Cinema Errante Awards, i premi dedicati al meglio del cinema, della musica e delle Serie TV 2011. Ed eccoci alle ultime nomination, in attesa della finale di mercoledì 29 febbraio. Dopo un lungo ed acceso dibattito, in redazione abbiamo partorito, non senza dolore, le nomination per il Miglior Film, la Miglior Regia, la Miglior Attrice e il Miglior Film da Festival. Per l’ultima volta, votate!


Miglior Film: ecco le pellicole più importanti dell’anno, quelle che, a nostro avviso, sono entrate trionfalmente nella storia del cinema, che appena nate sono già grandi e così via snocciolando altri simpatici stereotipi.

The Artist, di Michel Hazanavicious. Il passaggio fra il cinema muto e quello sonoro attraverso le vicissitudini di un attore in declino e di una diva in ascesa. Un affettuoso omaggio alla settima arte nella sua forma primordiale, ma anche una miniera di invenzioni metacinematografiche di sorprendente genialità, complice la soave interpretazione di Jean Dujardin e Berenice Bejo.

Il Cigno Nero, di Darren Aronofsky. Il balletto classico come ossessione di vita dai devastanti risvolti psichici, con forti implicazioni sessuali: fin dai tempi di Scarpette rosse, mai la danza aveva assunto una dimensione cinematografica così potente e visionaria. Dirige il geniale regista di The Wrestler, prime ballerine la trepidante Natalie Portman e l’ammaliante Mila Kunis.

Drive, di Nicolas Winding Refn. Un noir esistenzialista, protagonista un silenzioso ed enigmatico stuntman dalla doppia vita come autista di rapine. La conferma dell’enorme talento del cineasta danese, premiato a Cannes per la miglior regia, in una storia che vive di notte fra silenzi molto eloquenti, con un Ryan Gosling carismatico oltre ogni immaginazione.

Faust, di Aleksandr Sokurov (vuoi recensire il film? entra in redazione!). Da un maestro del cinema, il film trionfatore di Venezia 68° è più di una riduzione letteraria. E’ la perfetta traduzione in immagini di una storia popolare tedesca, che restituisce allo spettatore in tutta la sua originaria, inquietante atmosfera di morte. Il cinema come opera d’arte allo stato puro.

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Entriamo ora nella mente dei tre cineasti più visionari del 2011. I candidati per Miglior Regista sono:

Darren Aronofsky, Il Cigno Nero. Perché Aronofsky, partendo da un soggetto semplicissimo, costruisce un film denso e incisivo, che rielabora temi cari a cinema e letteratura dando loro nuova forza. Perché Aronofsky sa usare sapientemente ogni mezzo a sua disposizione (soggettive, macchina da presa a mano, luci e ombre) per creare una spirale di ambiguità e turbamento che si avvolge inesorabilmente fino allo straordinario finale.

Terrence Malick, The Tree of Life. Perché in un mondo iperstimolante, fatto di connessioni, idee, suggestioni tanto veloci quanto evanescenti, Malick educa alla lentezza, allo sguardo, al pensiero sospeso. Perché Tree of Life, come ogni film di Malick, è una sinfonia per gli occhi, un capolavoro di regia e montaggio, un’opera d’arte totale. E il risultato è spiazzante, indecifrabile, imperfetto; come la vita.

Nicols Winding Refn, Drive. Perché se l’arte è un “act of violence” Refn ne è uno dei migliori interpreti. Perché in Drive, meglio che nelle precedenti prove, Refn arriva ad un controllo perfetto della materia filmica, piegata, dilatata, distorta e rarefatta grazie all’uso personalissimo di elementi iconografici, tempi, luci e musiche. E reinventa un genere.

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Una sposa, una ragazza con le palle, una ballerina e una signora borghese sull’orlo di una crisi di nervi. Sublimi. Le candidate al premio per la Miglior Attrice sono:

Kirsten Dunst per Melancholia (vuoi recensire questa interpretazione? entra in redazione!). Per la forza wagneriana e per la rassegnata malinconia da vergine suicida. E per aver saputo tener testa alla misoginia e  alle ossessioni apocalittiche di Lars Von Trier.

Jennifer Lawrence per Un Gelido Inverno (vuoi recensire questa interpretazione? entra in redazione!). Perché, nel caso non si fosse capito, le donne con le palle danno vita ai personaggi migliori. Ree Dolly buca lo schermo più del gelido inverno del Missouri.

Natalie Portman per Il Cigno Nero, per l’interpretazione letteralmente al quadrato. I suoi due alter ego diametralmente e cromaticamente opposti si fondono in una dimensione che trascende realtà e immaginazione e lascia senza fiato.

Kate Winslet per Carnage (nonché per Mildred Pierce). Perché è una Donna con la D maiuscola, che indossa la propria corporeità con grazia ma anche con concretezza: inaspettatamente fragile dietro la maschera “don’t mess with me”, ma elegante persino in versione Linda Blair all’apice della possessione.

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Nel corso dell’anno i numerosi festival ci offrono una vetrina completa di quelli che saranno i film della nuova stagione. Nella categoria che premia il Miglior Film da Festival la redazione ha selezionato quattro pellicole viste alla scorsa edizione del Festival di Venezia. I candidati sono:

Carnage di Roman Polanski. Rimasto a bocca asciutta a Venezia 68°, Carnage è uno dei migliori prodotti da festival dell’anno. La carneficina (verbale) nel salotto di casa Polanski e i rigurgiti di Kate Winslet sono il manifesto di quanto in basso possiamo arrivare.

Dark Horse di Todd Solondz. Ultimo e senza speranze il cavallo che Solondz mette in pista a Venezia si rivela una sorpresa per tutti. Divertente e caustico allo stesso tempo, Dark Horse è un ritratto impietoso di una generazione di nerd senza futuro.

Killer Joe di William Friedkin. Denaro, droga e cosce di pollo: l’America dura e cruda di Friedkin ha entusiasmato la Mostra e la nostra redazione. Una carneficina (fisica) a cui lo spettatore non può sottrarsi e un Matthew McConaughey come non lo avete mai visto.

Shame di Steve McQueen. Michael Fassbender, premiato con la Coppa Volpi, è il motore del controverso Shame. Un carico di disperazione oppressivo che accompagna la visione lungo i piani sequenza notturni e con una New York New York, intensa e indifferente.

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Vota: Miglior Nudo, Miglior Combattimento, Robert Pattinson è mio amico.

Miglior Attore, Miglior Scaricato, Miglior Sceneggiatura, Miglior film Fumetto e Animazione.

Miglior Serie TV, Miglior Album.

Attenzione: È possibile votare fino al 28 febbraio alle 23.59. I vincitori verranno annunciati il 1 marzo su wwww.cinemaerrante.com

* Il periodo preso in considerazione per le nomination va dal 4 febbraio 2011 al 27 gennaio 2012.

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