The Resident, film diretto da Antti Jokinen e interpretato da Hilary Swank e Jeffrey Dean Morgan, è la storia di Juliet, medico ospedaliero da poco separatasi dal fidanzato, che va a vivere in un appartamento di Brooklyn, di proprietà del solitario e affascinante Max. Quest’ultimo inizia a sviluppare un’ossessione sempre più forte nei confronti della nuova inquilina, che avrà conseguenze terrificanti sulla vita della ragazza…

Prodotto dalla Hammer – i gloriosi studios britannici ai quali si devono i fasti dell’horror gotico per almeno tre decenni – ma girato negli Stati Uniti, questo film vorrebbe riprendere lo stile e i contenuti di un certo cinema di genere, diffuso tra gli anni Settanta e gli Ottanta, incentrato sulla persecuzione maniacale nei confronti di persone sconosciute (o quasi), spesso donne: un tema che si riallaccia all’ossessione, tutta americana, per la violazione della privacy, nata ai tempi della paranoia nixoniana.

Nonostante i buoni intenti, l’esordiente regista Antti Jokinen, finlandese, finisce col perdersi presto in una messinscena stucchevole, tipica dell’estetica dei videoclip dai quali proviene, in cui tutto appare poco sincero, studiato a tavolino, pieno di guizzi e vezzi autoriali fini a sé stessi (a cominciare dall’uso davvero eccessivo di accelerazioni), ma povero di contenuti e di originalità. Complice, in questo, una sceneggiatura assai prevedibile – tratta da un romanzo di Francis Cottam – in cui tutto è spiegato senza ritegno, senza lasciare un minimo di aspettativa allo spettatore: i colpi di scena sembrano telefonati, la suspence è inesistente, la caratterizzazione psicologica troppo schematica e ridotta all’osso. La scelta di liquidare il background del personaggio principale, e le sue motivazioni, in poche battute e un breve fotogramma è l’emblema della superficialità di quest’opera, che appare inferiore a prodotti simili dei decenni precedenti, sulla carta meno pretenziosi, come il solido exploitation-movie Private Obsession (1995) di Lee Frost.

Il prestigioso cast, per quanto faccia del suo meglio, appare del tutto fuori posto: la granitica Hilary Swank, muscoli d’acciaio e mascella volitiva, convince di più con i guantoni da boxe di Million Dollar Baby che come damigella in pericolo, mentre l’irsuto Jeffrey Dean Morgan, indimenticabile Comico di Watchmen, ha un’aria troppo da macho per interpretare uno psicopatico sessualmente inibito in stile Norman Bates. E non è sufficiente la presenza del venerando Christopher Lee, in una particina come nonno burbero e saggio, per dare al film quell’aura di nobiltà e di di classicità cui, pretenziosamente, aspirava.

Uscito nelle sale britanniche lo scorso aprile, con scarso successo, The Resident è stato distribuito nel resto del mondo, Italia compresa, direttamente in DVD, nel mese di novembre.

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