Biancaneve e il Cacciatore” contro “Mirror Mirror“, ovvero la fabbrica di Hollywood VS se stessa. È con questi due film che gli studios statunitensi, nel 2012, inviteranno gli spettatori a un doppio appuntamento in sala con Snow White.

Inutile sindacare sulla mancanza di originalità dell’industria cinematografica d’oltreoceano, sarebbe alquanto noioso ed estremamente banale; in questo caso è forse più utile cercare di capire in cosa si differenziano le due pellicole incentrate sulla fiaba portata al successo dai fratelli Grimm. Specchio, specchio, delle mie brame, qual è il trailer più bello del reame?

A marzo arriverà nelle sale “Mirror Mirror” con Lily Collins nei panni della protagonista e Julia Roberts in quelli della regina cattiva. Il teaser suggerisce sin da subito che il progetto della Relativity Media sarà un blockbuster per famiglie a cui non interessa seguire il plot della favola originale, bensì riuscire nel difficile intento di riportare in auge lo status di diva di un’attrice in declino come Julia Roberts. La pellicola è diretta dal visionario e videoclipparo Tarsem Singh: nei suoi film la trama è il peggior intruglio che possa capitare (e questo lungometraggio non sembra fare eccezione); quello che interessa veramente al regista di “The Fall” non è la linearità narrativa, ma il cinema come arte pittorica (e a giudicare dalle ambientazioni e dai costumi lo stile del cineasta sembra essere rimasto relativamente inalterato).
Perché sì: la presenza di Tarsem dietro alla macchina da presa è un buon motivo per entrare in sala.
Perché no: il claim “Experience the untold adventures of SnowWhite” è una palese ammissione di climbing sugli specchi.

A giugno sarà poi la Universal a portare sul grande schermo la favola di Snow White con il titolo “Biancaneve e il Cacciatore“.  A capo del progetto ci sarà l’esordiente  Rupert Sanders, il quale, come dimostra la sua tristissima pagina di IMDB, è avvolto da un alone di mistero che può significare tutto e niente. Il promo presenta una trasposizione dark più vicina all’anima nera della fiaba originale, con Charlize Therone pronta a papparsi il cuore della protagonista pur di rimanere gnocca e bionda per sempre. Allo stesso tempo il trailer suggerisce una propensione al genere action incongrua quanto la preoccupante visione di Kristen Stewart ricoperta di ferro e terra.
Perché sì: Charlize Theron, regina malvagia e stronza.
Perché no: per la patina tecno, che vorrebbe essere cool, ma è solo tamarra.

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