Come ogni anno, nel giugno festivaliero bolognese, dopo il Biografilm Festival arriva Il Cinema Ritrovato, imperdibile appuntamento per studiosi, cinefili, feticisti della pellicola e appassionati del cinema più invisibile. Quest’anno la rassegna ci accompagna dal 25 giugno al 2 luglio, con un programma ricchissimo.

Innanzitutto, la retrospettiva del grande Howard Hawks, concentrata sui film muti (tra gli altri The Cradle Snatchers, Fig Leaves, la fantasia arabeggiante Fazil, A Girl In Every Port, con Louise Brooks) e sui primi sonori (Dawn Patrol, Scarface, The Crime Code, Only Angels Have Wings ecc.) passando però anche per classici screwball e comedy, come Twentieth Century o Gentlemen Prefer Blondes. E ancora il cineasta sovietico Boris Barnet, attivo soprattutto negli anni Trenta con film improntati sull’autenticità della vita quotidiana, descritta con rara delicatezza; i film interpretati da Conrad Veidt, già Cesare ne Il Gabinetto del Dottor Caligari e Ivan il Terribile ne Il Gabinetto delle figure di cera, poi fuggito dalla Germania nazista e attore in numerosi film inglesi e hollywoodiani; i documentari di Eric Rohmer; il cinema di Luigi Zampa.

Senza dimenticare i percorsi storici: l’omaggio alla pioniera del cinema Alice Guy e alle “non solo dive” del muto Lois Weber, Berta Nelson e Musidora; la rassegna sul socialismo (con film di Jean Renoir, Leo Hurwitz, e tanti altri); il “Progetto Napoli”, sui film italiani, sudamericani e statunitensi destinati agli emigrati dall’Italia all’America.

Completano il calendario i film di cento anni fa, datati 1911. la sezione “Ritrovati & Restaurati”, che restituisce al pubblico film muti e sonori riportati a nuova vita, i film del progetto Chaplin.

Infine, come ogni anno, imperdibile l’appuntamento serale in piazza Maggiore, con le meravigliose sonorizzazioni dell’Orchestra del Teatro Comunale (hanno aperto il festival Le Voyage dans la Lune e Nosferatu, e venerdì sarà il turno di Phantom of the Opera), i film di Elia Kazan, di Scorsese, l’omaggio a Roberto Benigni (protagonista insieme alla moglie della mostra “Bob e Nico”) e chi più ne ha più ne metta.

Perché l’estate bolognese, come sempre, è cinefila.

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Scritto da Chiara Checcaglini.