Dedicata a chi segue orari regolari, non soffre di insonnia e la mattina punta la sveglia, ecco IN ORARIO, la guida ai film da non perdere in onda sulle reti free in prima serata o, in casi estremi, in seconda. Because the night…we sleep!

Lasciata alle spalle una settimana d’autore, da Cronenberg a Tarantino, con la prima visione-evento de Il Divo, la programmazione dal 7 al 13 febbraio ha un più basso profilo. Tentati da visioni fuori orario o da uno zapping infinito, ecco la selezione dei migliori film in tv della settimana.

Lunedì 7 febbraio

h 21.10 RETE 4 True Lies, James Cameron, 1994

Perdiamo volentieri la prima (e ultima) visione de Il Trasformista di  Luca Barbareschi su RAI 3, per cedere ai muscoli senza tempo di Arnold Schwarzenegger e allo strip con caduta di Jamie Lee Curtis. Un concentrato di azione, ironia, anni Novanta, stunt men ed effetti speciali firmati James Cameron, senza occhiali 3D. Ci piace.

Martedì 8 febbraio

h 21.05 RAI 5 Il vento che accarezza l’erba, Ken Loach, 2006

Anche se il vento in realtà accarezza l’orzo (The Wind That Shakes the Barley, è il titolo originale),

È sempre il momento giusto per raccontare una storia come quella dell’Irlanda degli anni Venti, non solo perché è una vicenda tragica e terribile e fa parte della nostra storia, quella inglese, ma anche perché i danni dell’imperialismo si ripetono ancora oggi.

A raccontarci questa storia è Ken Loach, Palma d’Oro a Cannes 2006.

23.05 RAI MOVIE Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, Elio Petri, 1970

Il paradosso del potere, impunito e impunibile, davanti all’evidenza dei fatti. Erano gli anni Settanta, cupi e caustici, con Kafka nei titoli di testa e Morricone nella soundtrack. Negli anni zero la parabola del potere è ancora ascendente ma le atmosfere sono da basso, bassissimo impero.

Inarrivabile Gian Maria Volonté, con la brillantina sui capelli, l’accento siciliano e la sua etica di repressione è civiltà, per citare Enrico Ghezzi: Il trionfo della volontà di non essere Volonté.

24.00 ITALIA 1 Jackie Brown, Quentin Tarantino, 1997

Inizia tardi e finisce tardi (dura 155 minuti) ma è Jackie Brown, alias Pam Grier, icona della blaxploitation anni ’70, genere nato per i ghetti neri,  a suon di soul e funky (cult movie del genere è Blacula, versione black di Dracula diretto da William Craine). Tarantino si adatta al genere, scrivendo il suo film più intelligente e armonioso, tra morbidi pianisequenza, personaggi fissi nell’inquadratura, mistcasting d’eccezione (Robert De Niro, Micheal Keaton, Robert Forster, Samuel L. Jackson, Bridget Fonda) e dialoghi perfetti. Come qualcuno ha scritto:

non un film alla Tarantino ma un film di Tarantino.

Mercoledì 9 febbraio

21.10 LA 5 La Scuola, Daniele Luchetti, 1995

Oddio è caduto Vasco è la scena clou del film, introdotta dai bombassi di Tommaso Campanella. Un ronzio nel finale con la presenza-assenza dell’alunno Cardini e la sua metamorfosi perfetta di una mosca.

Questo mercoledì lasciatevi andare alla leggerezza e alla nostalgia dei banchi di scuola, proprio quelli dove attaccavate i chewing gum masticati.

Giovedì 10 febbraio

h 21.00 LA 5 A lunga durata. Arbore e gli arborigeni (show)

Stasera variazione di programma, impossibile selezionare un film (in programmazione ci sono Basic Instinct, Cuore Sacro, Un amore a 5 stelle, …), meglio (ri)scoprire la carriera unica di Renzo Arbore in tv. Nella seconda parte della puntata, imperdibili le DOC Memories con gli arborigeni Elio e le Storie Tese:

– RAI non significa Renzo Arbore Italiano?

Venerdì 11 febbraio

h 23.10 LA7 D Niente di grave, suo marito è incinto, Jacques Demy, 1974

Non storcete il naso, il titolo originale è L’événement le plus importante depuis que l’homme a marché sur la lune vale a dire L’evento più importante dopo l’uomo sulla luna, tutt’altra poesia, nessuno spoiler o paradosso linguistico e soprattutto titolo giustificato dalla canzone interpretata da Mireille Mathieu e musicata da Michel Legrand che apre il film. Jacques Demy (Les Parapluies de Cherbourg) alla regia, Marcello Mastroianni partner “balloné” di Catherine Deneuve, i protagonisti di una commedia grottesca nella Parigi degli anni ’70… Scusate, non riesco a non pensare a chi ha avuto il coraggio di usare l’aggettivo incinto nella traduzione italiana.

Sabato 12 febbraio

h 21.30 RAI 3 L’incredibile viaggio della tartaruga, Nick Stringer, 2009

Contro gli estinti redivivi (Una notte al museo su Canale 5), gli alieni in giacca e cravatta (Alien Nation su Cielo) e l’assassino sfigato (Valentine su RAI 4), stasera stravince la storia di una piccola tartaruga marina – una su mille – che ripercorre la via dei suoi antenati in un incredibile viaggio, documentato da Nick Stringer. Ecco cosa vi occorre: divano, plaid e fazzolettini.

Domenica 13 febbraio

h 21.00 IRIS La finestra sul cortile, Alfred Hitchcock, 1954

Finestra su Hitchcock nella domenica di IRIS: h 12.35 Frenzy, h 14.35 Gli uccelli, h 16.35 L’uomo che sapeva troppo, h 18.45 La donna che visse due volte (Vertigo), per arrivare alla prima serata con La finestra sul cortile e proseguire con Pscyco alle h 23.00, Nodo alla gola all’1.00 e di nuovo Frenzy alle 2.25. Allenate le vostre retine.

h 19.00 ITALIA 1 E.T., Steven Spielberg, 1982

Piuttosto che convincervi a (ri)vedere E.T., vi proponiamo un’intervista di David Grieco (L’Unità) a Carlo Rambaldi, padre dell’extraterrestre per antonomasia, uscita nel 2002, in occasione del ventennale del film, celebrato da un’edizione rimasterizzata nel suono con alcune aggiunte (scena nella vasca) e cancellazioni (le pistole in mano ai poliziotti inseguitori). E’ il Rambaldi padre a raccontarci chi sono le madri di E.T.:

[…] durante il viaggio in aereo, ripensai a un quadro picassiano che avevo dipinto in gioventù a Ferrara. Avevo ritratto delle donne che lavavano i panni sul greto del Po. Erano magre, avevano il collo allungato, la mascella larga, e la testa a mo’ di periscopio. Eccoli gli extraterrestri, pensai. Quelle donne sono state le madri di E.T.

Continua a errare con noi su Facebook e Twitter per essere sempre aggiornato sulle recensioni e gli articoli del sito.


Scritto da Giusy Palumbo.