Femmine contro maschi? Ma che titolo è femmine contro maschi? Ci deve essere stato un profondo studio di marketing per penare ad un titolo tanto originale e accattivante. Maschi contro femmine, femmine contro maschi. Pensandoci bene devono esser stati sempre loro, giovani creativi del nostro cinema, a mettere insieme, in poco più di tre ore di film, tutti i luoghi comuni disponibili sul nostro paese.

In fondo il principio è semplice. Si prendono volti noti del cinema e della televisione, grandi comici e saltimbanchi, qualche vecchia gloria e qualche stellina, e si costruiscono su di loro macchiette scialbe e un po’ sboccate. È importante che nulla sia troppo originale o innovativo. La musica di sottofondo, magari prodotta da qualche nuovo astro nascente del pop, la bella voce fuori campo che racconta le paure e le speranze dei personaggi,  finanche le camere da letto e le cucine devono sembrare sempre le stesse. Sarebbe un peccato appesantire trame tanto semplici e lineari, così ripetitive da far sentire chiunque intelligente.

Non banalizziamo però. Stiamo parlando pur sempre di una commedia romantica. L’argomento amoroso c’è, gli equivoci, le liti e le rappacificazioni anche. Non si può quindi non dar ragione al regista, Fausto Brizzi, amante per sua stessa ammissione delle pellicole inglesi ed americane dello stesso genere. Questa sì, è proprio una commedia romantica. È un peccato però che l’autore di Notte prima degli esami, una delle commedie più sorprendenti degli ultimi anni, abbia deciso di abbandonare i racconti e le dinamiche che tanta fortuna gli avevo portato per ripiegare su storie così già ampiamente narrate. La freschezza della sua prima pellicola nulla poteva forse davanti alle leggi di un mercato sempre più assimilabile alle logiche della nostra insipida televisione.

Resta comunque una cruciale domanda… Ma che titolo è femmine contro maschi?

Scritto da Giampiero Francesca.

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