Venerdì 4 febbraio sulla CW, dopo più di un mese di pausa, riparte la sesta stagione di Supernatural. La serie ci ha abituato da tempo a queste lunghe vacanze natalizie e, con una certa rassegnazione, tutti coloro che hanno seguito dall’inizio le “mirabolanti avventure” dei fratelli Winchester, anche quest’anno dovranno fare il solito sforzo di memoria subito prima dell’attesa dodicesima puntata. Per rendere meno “traumatico” il ritorno di Supernatural possiamo provare a chiederci ora: dove eravamo rimasti?

Attenzione SPOILER!

Dean, dopo la scomparsa di Sam, decide di chiudere con la sua vecchia vita e si stabilisce in una cittadina di provincia dove conduce, con Lisa e suo figlio, una vita ordinaria senza demoni o angeli. Ma la quiete non dura in eterno; un anno più tardi, infatti, ritorna Sam  e i fratelli Winchester si ritrovano di nuovo insieme. Dean di conseguenza torna a vestire i vecchi panni di cacciatore e si rimette di nuovo in viaggio col fratello. C’è, in realtà, una new entry nella famiglia Winchester: il nonno Samuel che è stato “salvato” dagli inferi con Sam, non si sa bene da chi e per quale ragione. Il tempo passa e Dean si accorge che il fratello, da quando è tornato, non è più lo stesso; si scoprirà più tardi che Sam è sprovvisto di anima (rimasta nella gabbia insieme con Lucifero e Michele). Dato che il fratello si comporta praticamente come un sociopatico, Dean decide che recupererà l’anima di Sam a tutti i costi.

Nel frattempo i fratelli Winchester continuano a cacciare ma si accorgono che  demoni, vampiri, lupi mannari, mutanti ecc…si comportano in modo insolito; nonno Samuel, intanto, all’insaputa di Dean e con la complicità del nuovo Sam sociopatico, rapisce ogni Alfa di ogni specie di “mostri” che trova sul proprio cammino. Si scoprirà che Samuel ha fatto un patto con Crowley (il demone del crocevia) che gli ha promesso di riportare in vita la figlia una volta terminato il lavoro. Ma perché Crowley ha bisogno degli Alfa?

Presto detto: il demone, dopo la scomparsa di Lucifero, è diventato il nuovo re degli inferi ma si è accorto che a causa del sovraffolamento  l’inferno non è più quel bel posto che era un tempo; ha così deciso di ampliare i propri possedimenti e “acquisire” anche il purgatorio. Crowley, però, non ne conosce l’esatta ubicazione e vuole estorcerla proprio agli Alfa; infatti, ad esclusione dei demoni, tutti gli altri “mostri”, una volta passati a miglior vita, finiscono esattamente in purgatorio. Quando i fratelli Winchester scoprono le intenzioni di Crowley e il tradimento di Samuel, vengono anche a conoscenza che è stato lo stesso Crowley a liberare Sam dalla gabbia; il demone promette di recuperare l’anima di Sam, ma solo a patto che la famiglia Winchester lavori per lui. Successivamente si scoprirà che quello di Crowley è un bluff in piena regola e che neanche lui è in grado di recuperare l’anima di Sam; ma sarà Castiell (l’amico angelo) a portare giustizia e ad uccidere, una volta per tutte, il demone del crocevia.

Se i demoni giù negli inferi devono fare i conti con problematiche di natura “logistica” (per così dire), angeli e arcangeli su in paradiso se la cavano anche peggio. Dopo la dipartita di Michele, infatti, si è scatenata una cruente guerra civile in quanto il vuoto al posto di comando ha  portato gli angeli a schierarsi in opposte fazioni e a combattersi per il predominio. Anche Castiel viene coinvolto nella crisi e tenta, per quanto possibile, di mettere ordine nella generale anarchia.

Ma torniamo all’anima di Sam: Castiel consiglia a Dean di rinunciare a cercare l’anima del fratello che dopo un anno all’inferno, in compagnia di Lucifero e Michele, potrebbe essere ridotta talmente male da portare il fratello alla pazzia, una volta tornata al suo posto. Ma  Sam, senza la sua anima, come ha dimostrato più volte nel corso di queste undici puntate, non solo sfiora la sociopatia ma si comporta anche in modo parecchio stupido; il fratello non può permettere che le cose stiano in questo modo e decide di giocarsi l’ultima carta: chiede a MORTE, uno dei quattro cavalieri dell’apocalisse, di entrare nella gabbia di Lucifero e recuperare l’anima. Lui accetta. La puntata termina quando Morte re-inserisce l’anima nel corpo di Sam, con tanto di muro incluso dietro il quale saranno stipati tutti i suoi ricordi dell’ultimo anno, ma precisa anche che questo muro non durerà per sempre.

Cosa dire di questa prima parte di stagione? Dobbiamo ammettere che Supernatural ha perso lo smalto che aveva all’inizio; sicuramente è già dalla quinta stagione che la serie ha abbandonato quella vena ironica attraverso cui  comunicava la più spietata critica alla società e cultura americana (cultura anche televisiva), ma rispetto a questa stagione la precedente portava comunque avanti una storia che convinceva e interessava.Ci piaceva il ribaltamento dei valori della tradizione, per cui il bene (il paradiso, gli angeli e anche Dio) non era poi così buono e il male, restava male, ma non spaventava più di tanto e ci piaceva anche come veniva presentato il paradiso che non aveva assolutamente niente in comune con l’idea classica di eden (assomigliando piuttosto ad una maledizione).

L’intreccio narrativo di questa sesta stagione, almeno di questa prima parte, invece, si sviluppa in tante direzioni ma nessuna così forte da diventare centrale. E così da un lato c’è Crowley e i demoni Alfa, dall’altro Castiel e il paradiso in guerra, al centro i fratelli Winchester. Ma la sesta stagione non continua sul filone della precedente e così l’inferno e il paradiso diventano situazioni  periferiche e poco approfondite; in definitiva  tutti e tre i filoni narrativi si svolgono senza particolari colpi di scena e tutto fa pensare ad un’inizio di stagione lento che potrebbe, comunque, recuperare velocità in seguito; ma tra la decima e l’undicesima puntata arrivano delle inattese risoluzioni che però non sorprendono piacevolmente, piuttosto finiscono per togliere mordente  ad una storia già povera.

Nonostante queste delusioni iniziali, però, è ancora presto per lapidare in toto questa sesta stagione che potrebbe comunque ancora sorprendere nel corso della seconda parte.

Scritto da Rossella Carpiniello.

Continua a errare con noi su Facebook e Twitter per essere sempre aggiornato sulle recensioni e gli articoli del sito.